Ma come ti ho scritto prima quindi il tabulatore gottlieb veniva da te modificato creando due circuiti come in quello di Williams ovvero venivano aggiunti i rivetti in rame eseguendo due circuiti uno da sei volt e uno da 24 Volt?
Giusto per capire la modifica...
Qualcuno trovasse una foto sarei curioso.
Grazie
Passa inosservata e chi apre il flipper non vede nulla, soltanto lo riconosce un poco snello essendoci pochi meccanismi.
Nel rifare i flipper recuperando i vecchi possono essere usati due metodi.
Il primo è una trasformazione del vecchio in un modello ultimo cambiando soltanto piano gioco vetro testa e il pannello lampadine testa se i due flipper hanno questo pannello troppo differente.
Piano motore e testa non vengono smontati ma soltanto facevano piccole variazioni per adattare al nuovo gioco ma spesso per fare questa trasformazione sceglievano un vecchi sfruttato che avesse un gioco simile e la testa con ruote posizionate come il nuovo in modo i cablaggi fossero simili nella posizione dei meccanismi.
Il piano gioco lo cablavano sfruttando i fili vecchi riposizionati ai nuovi meccanismi e cercando di fare per il meglio, non sempre il gioco rispecchiava l'originale ma la pallina giocava.
Queste modifiche erano fatte dagli stessi noleggiatori nel loro magazzino, tutti o quasi erano o avevano tecnici più o meno validi ma tutti riuscivano a riparare.
Questo flipper esternamente sembrava nuovo se anche il cassone era rifatto ma spesso lo lasciavano con era.
Era come la camicia bianca di Totò solo colletto e polsini, ma con pochissima spesa risolvevano.
Poi c'era qualche tecnico che in proprio prendeva una decina di kit e ai propri clienti faceva la modifica, era sempre fatta con il sistema precedente ma molto più curata, se aprivi il flipper vedevi lo stesso vecchiume del vecchiume da cui derivava.
Però la mano del tecnico era migliore del riparatore e se il flipper non aveva difetti prima, funzionova abbastanza bene.
Il mio metodo era di smontare i vecchi flipper William e Gottlieb, avevamo in magazzino molte centinaia di flipper che non finivano mai perchè i noleggiatori acquistavano un nostro flipper a circa 450.000 lire e ci rendevano uno dei loro vecchi che fosse completo dei meccanismi, lo scontavo 50.000 lire e con 400.000 lire avevano un nuovo flipper.
Due persone smontavano senza sosta flipper a gruppi di dieci alla volta, erano squartati completamente, vuotati i cassoni da ogni parte meccanica che poi risistemati carteggiati e verniciati venivano rimontati.
Tutti i meccanismi smontati, i contatori motore ruote relè, tutto era smontato da avere le parti metalliche divise dal resto.
Le parti metalliche venivano tutte quante zincate come fossero nuove, avevamo in uno dei laboratori un reparto elettrolitico dove facevamo al zincatura di tutto quanto, era per nostro uso e tutti i pezzi smontati passavano dalle vasche.
Tolte tutte le lamelle bobine e altro
Poi rimontavano tutti con lamelle relè motore contatori come dovevano essere in quel modello.
Preparavano una serie di completi che poi assemblavano, una serie intendo tutto per gruppi di una trentina di flipper e montavano piani gioco piani motore pannelli testa con i meccanismi
Due persone facevano i cablaggi tutti con fili nuovi isolati in cotone e anche in questo eravamo indipendenti avendo quattro trecciatrici automatiche che giorno e notte lavoravano rivestendo i trefoli di rami ritorto stagnato 1.5mm fili principali, 0.78mm fili bobine, 0.35 fili lampadine.
I cablaggi gia con i connettori saldati e legati venivano sbucciati i terminali e prestagnati in un crogiolo di stagno.
Montati nelle tre tavolo gioco testa motore e saldati.
Tutti i meccanismi erano regolate le lamelle e meccanica a priori.
Quando finiti venivano portati nel reparto assemblaggio, era un altro laboratorio a cento metri distante dall'altro, erano tre i laboratori, eravamo piccoli e quando ingrandivamo un poco occupavamo altro immobile nostro nelle vicinanze.
In questo reparto erano già presenti i cassoni montati di ogni parte metallica e testa, messi i tre pannelli accendevamo per regolare e provare il tutto.
Dove si assemblava era un locale rettangolare regolare molto luminoso di circa 30-35 metri per una decina e i flipper erano in file affiancate distanti circa un metro uno dall'altro per poterci girare intorno a lavorare.
I flipper finiti erano davanti a tutti verso l'ingresso e indietro portavano i vuoti per essere montati, quando andava via una prima fila avanzavano gli altri.
Quelli finiti erano in fila affiancati contro una parete e una corda delimitava questo gruppo di prova dal laboratorio in modo nessuno invadesse dove lavoravano.
Ogni giorno venivano ragazzi a giocare gratis e li provavano in tutto, se qualcosa non andava chiamavano e il tecnico regolava sistemando.
Alle 19 prima di andare via imballavano i provati e rimettevano i finiti alla parete.
Eravamo scalzacani ma che organizzazione creata dal nulla, aprivi il flipper e vedevi nuovo, alla fiera campionaria di Milano padiglione automatico il nostro stand stupiva perchè eravamo nessuno ma facevamo tutto da soli e senza ricchezza che altri avevano.
Per questo Nuvel non devi stupirti se adattavamo ogni pezzo al nostro uso, stampavo 250 piani vetro Kit, una cinquantina erano venduti kit e gli altri erano la nostra piccola serie che si ripeteva ogni tre mesi che usciva il nuovo Gottlieb da copiare.
Eravamo attrezzati per fare qualunque cosa del flipper, avevamo attrezzature che altri artigiani specifici in ogni settore neppure conoscevano.
Quando veniva qualche nuovo cliente restava senza parole a vedere questi matti sconosciuti che lavoravano.
I circuiti bakelite di cui chiedi se aggiungevamo i chiodi, erano preparati tutti uguali come fossero nuovi, non vedevi modifiche ma pezzi come nuovi, sapevi non lo erano perchè si sapeva erano materiali di altro vecchio che di vecchio non aveva nulla.
I materiali componenti flipper ora rarità e cadono dal cielo per trovarli, allora li vendevano in tutta italia, c'erano piccole ditte in ogni paese che fabbricavano più o meno bene i ricambi.
Pensa che oggi c'è Bofrost che porta i surgelati a casa alle famiglie, 60 anni fa' c'era una azienda di Napoli che aveva una decina o forse più di grandi furgoni pieni di ricambi e con questi girava ogni zona di Italia passando dai noleggiatori che si rifornivano, aveva tutto in questi camion, chiedevi e scaricavano.
Il titolare è una persona simpaticissima, dico è perchè pochi anni fa' ho telefonato alla sua nuova azienda, forse dei figli, e chiedendo di lui me lo anno passato.
SALVATORE BAINO , il suo nome, lo conosceva tutta italia e instancabilmente i suoi furgoni passavano da tutti, nella mia zona passava anche lui con l'autista.
ORA QUESTE COSE SEMBRANO IRREALI MA ERA TOTALMENTE DIFFERENTE DA OGGI.