Giuliano, mentre leggo il tuo ultimo intervento mi è venuta la curiosità di sapere in linea di massima come venivano copiati i flipper, cioè com'era possibile modificare una macchina degli anni 60 per farla diventare un gioco degli anni 70. Pensavo che le copie Italiane fossero costruite ex novo utilizzando parte della componentistica originale e costruendo solo le parti peculiari del flipper, Piano, vetro testa , cassone, plastiche etc..
Più volte ho spiegato questa cosa ma si perdono superate da altre discussioni e non si trovano più perchè tutte all'interno di altre discussioni come in questo caso
PROVA A CERCARE QUESTE MINIGUIDE NELLE DISCUSSIONI E SALVALE DOVE SI TROVANO , IO NON SONO RIUSCITO MA SONO IO SBAGLIATO.
Le prime modifiche per cambiare faccia al vecchio flipper sono venute circa nel 1970 , occhio posso sbagliare di qualche anno più o meno.
La prima modifica si trattava di un kit composto da vetro testa , isole sopra piano gioco , e un foglio di plastica, era Polistirolo antiurto, spessore sette o otto decimi.
Questo foglio era stampato da di sotto , pretagliato da poter essere appoggiato sopra il piano di legno di un flipper ben preciso, per spiegarmi se prendevi questa modifica per l' Hurdy Gurdy potevi montarla soltanto all' Hurdy Gurdy, se prendevi la modifica per il Rancho potevi metterla solo al Ranchio
in pratica cambiava completamente il disegno del piano gioco vetro testa e isole che non riconoscevi più cosa era prima, ovvio il giocatore poi diceva che il gioco era uguale a quello vecchio ma intanto con la spesa di 60.000 lire cambiavi da solo la faccia al flipper.
Per fare la modifica smontavi tutto il sopra piano senza toccare nulla sotto, appoggiavi la pellicola sul piano rispettando fori u fessure passaggi e riavvitavi colonnine e tutto il resto.
La pellicola restava fissata da tutti i pezzi avvitati, io per fare un lavoro migliore incollavo la pellicola con vinavil al piano e tenevo il tutto sotto una pressa apposita fino a essicatura.
I noleggiatori lo facevano da soli spendendo poco, nella veniva cambiato nel cablaggio.
Circa un anno dopo iniziarono a fare i piani di legno serigrafati da cambiare al flipper sempre consigliati per certi nomi di flipper in modo i cablaggi e punteggi rispettavano il vecchio flipper e la modifica era più laboriosa perchè dovevi togliere tutto di sopra e staccare tutto quanto da sotto passandolo sul nuovo, ma tornava ancora tutto, in alcuni erano anche messi flipper differenti da quello consigliato e allora si spostavano fili e meccanismi tipo passaggi bersagli e altro, da questo momento iniziarono anche a essere ridipinti i cassoni.
Dopo i primi anni di queste modifiche iniziarono a essere messi in commercio kit completi per rifare gli ultimi flipper originali americani riutilizzando un vecchio flipper e in questo caso qualunque flipper vecchio poteva essere riutilizzato, se il noleggiatore faceva da solo la trasformazione sceglieva dei vecchi flipper che avessero i relè abbastanza simili alle operazioni del nuovo e comunque un gioco non troppo differente, mi spiego, se il flipper americano aveva ad esempio dei banchi con bersagli mobili che erano forniti nel kit, sceglievi tra i vecchi quello che aveva relè che comandavano già dei banchi relè a caduta per evitare di rifare tutto.
Ad esempio se il kit nuovo aveva il gruppo ruote punti a destra cercavi un vecchio con ruote punti a destra per usare il vecchio cablaggio da passare sul pannello testa che ti fornivano e spostavi posizione dei portalampade.
Queste modifiche trasformavano a tutti gli effetti il flipper in uno nuovo appena uscito.
Successivamente iniziarono i veri copiatori a rifare il flipper ex novo sfacendo un vecchio e ricostruendo il nuovo con anche cablaggio nuovo e allora questi erano ben fatti perchè costruiti da professionisti, questi modificatori erano una decina in italia , ad esempio Zaccaria iniziò queste modifiche facendole a regola d'arte molto ben fatte per poi passare anche a farli con materiale buovo che costruiva lui di qualità come la Williams, Zaccaria ha sempre fatto macchina Williams.
Fu in questi anni che anche noi che già trasformavamo iniziammo a produrre nei nostri laboratori i piani gioco partendo dal piano grezzo di compensato e avevamo all'interno dei due laboratori tutto quello che serviva per essere indipendenti.
Falegnameria con pantografi copiatori e altro per preparare il piano forato lavorato pronto da serigrafare.
Serigrafia nostra con macchina stampa automatica e attrezzatura per preparare i telai serigrafici impressionati e pronti da essere messi in macchina.
Reparto verniciatura con cabina a cascata di acqua per lavorare sicuri senza avvelenarci.
Reparto zincatura elettrolitica dove ogni pezzo smontato veniva zincato come nuovo e rimontato.
I cablaggi erano fatti tutti nuovi usando il filo isolato in cotone come gli originali e avevamo quattro macchine trecciatrici che lavoravano 24 ore al giorno rivestendo il trefolo di rame con la treccia di cotone colorata e trattata ignifuga e che non si ritirasse.
Il flipper era come l'originale e non lo riconoscevi se no aprendolo e l'occhio esperto, altrimenti era nuovo.
Era un lavoro organizzato e lungo.
Poi vennero gli elettronici quattro giocatori e stessa cosa si faceva, in questi di vecchio c'era solo il cassone recuperato e riportato a nuovo e anche la testa era nuova perchè quattro giocatori.
Copiavamo il flipper americano in una settimana e cambiavamo solo il nome del flipper, poi tutto identico.
Queste copie le portavamo anche esposte nel nostro stand alla fiera campionaria di Milano prima dell'enada.
Poi a una fiera campionaria apparvero gli alieni in un videogioco bianco nero INVADER , fu la fine del flipper e tutti facemmo video.