IL FLIPPER ELETTROMECCANICO
GUIDA
CAPITOLO
DESCRIZIONE E ASSEMBLAGGIO DEL GRUPPO AZIONAMENTO
(FLIPPER PALETTA)
I gruppi tolto per l'azionamento delle palette si differiscono solo in 3 componenti e precisamente:
molla di ritorno sagomata (6)
snodo di azionamento (8)
e le 2 coppie (di) lamelle di commutazione parallelo/serie delle bobine (NEL RIQUADRO A SINISTRA) in sono in quanto sono in versione DESTRI e SINISTRI tutti i restanti componenti sono invece perfettamente intercambiabili fra di loro.
C'è la parte esterna al piano di gioco composta da:
- alberino con piastrina sagomata (3),
**nota: fino a un certo periodo l'alberino e la paletta erano corti e la vite che fissava la paletta era in vista e si avvitava da sopra, poi successivamente furono adottate le palette lunghe perciò furono modificati sia gli alberini che le palette e queste ultime si fissavano alla piastrina dell'alberino da sotto, quindi prima di inserire il gruppo paletta/alberino nell'apposita sede.
Essendo la paletta più lunga riceve e da colpi con più forza perciò si è reso necessario spostare verso il centro il punto di fissaggio per accorciare la leva di sforzo e il fissaggio avviene con una vite inserita dal basso anziché dall?alto.
La parte interna sotto il piano di gioco è composta dalla boccola in nylon(4) che viene fissata al piano con 2 viti legno(5) e una con la testa con rondella (7) quest'ultima deve essere usata per bloccare anche la molla a torsione (6) per il ritorno a riposo del gruppo snodo, tirante, pistone.
Nella versione a paletta corta lo snodo (8) per essere accoppiato al tirante in bakelite (14) ha un perno che termina con una sede per la coppiglia o seeger (11), nell'assemblaggio fra il tirante (14) e il fermo (11) va interposta una rondella (10) per impedire che durante il funzionamento lo sfregamento con il seeger il tirante si possa sfilare.
Nel foro dello snodo va inserita la parte terminale dell'alberino con piastrina e bloccato il tutto con le 2 viti (9).
Questa è una fase delicata e di precisione, prima di stringere a fondo le 2 viti (9) metterle solo in appoggio per impedire che l'alberino ruoti, controllare che la posizione delle palette quando vengono attivate sia leggermente oltre il livello orizzontale e permetta quindi di "stoppare" la pallina, a quel punto si possono bloccare le viti (9) dello snodo (8).
Lo snodo (8) lateralmente ha un'aletta ripiegata con 2 sedi scavate dove va agganciata la molla a torsione (6) per il ritorno.
Il pistone (16) viene collegato al tirante (14) mediante una spina elastica (15).
L'elemento (24) è il supporto della bobina ed è fissato al piano mediante 4 viti da legno (23) al supporto viene fissata la staffa anteriore (18) tramite 2 viti filettate (17) poi la bobina a 3 capi (19) con all'interno il canotto di nylon (20).
La bobina (19) viene fissata nel posteriore con la staffa (22) nella quale è stata montata la pastiglia (21) che funge da fermo di battuta e guida per la bobina, con due viti filettate (17).
A lato dello snodo (8) va fissata al piano tramite 2 viti a legno (23) una coppia di lamelle di commutazione che a riposo devono essere CHIUSE e si APRONO solamente quando l'aletta ripiegata dello snodo (8), dove è agganciata la molla di ritorno (6), va ad appoggiarsi alla lamella lunga, questo deve avvenire praticamente alla fine della corsa del pistone per evitare che la lamella si apra troppo presto e la paletta perda la forza.
Questa APERTURA deve essere al massimo di 2 mm. Nei modelli con i flipper lunghi (se originali) le differenze sono, nell'alberino (3) dove la piastrina è più lunga e di conseguenza anche le palette, poi negli snodi che invece di avere il perno per il tirante montato su una sola piastrina hanno 2 piastrine con 2 fori piccoli il tirante di bakelite (14) ha anch'esso un foro piccolo e una spina elastica attraversa le due piastrine dello snodo e il tirante (14).
La rotazione del flipper che va dal punto morto a riposo, determinato dalla staffa (13) fissata al piano di gioco tramite le 3 viti (12) fino al punto morto con la bobina attivata è di 45°.
BOBINA DEL FLIPPER A TRE CAPI - DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO
La bobina del flipper è un tipo speciale di solenoide a tre poli ed è formata da due avvolgimenti collegati in serie nel polo centrale dello stesso rocchetto.
UNO è l'avvolgimento PRIMARIO, si trova a destra della bobina e che entra in funzione quando si preme il pulsante, ha un valore di circa 1,1 Ohm perciò filo in rame di grosso diametro e basso numero di spire = a risposta veloce e con forza per rilanciare la pesante pallina.
L'ALTRO invece è l'avvolgimento SECONDARIO, si trova a sinistra della bobina, ed ha un valore di circa 8,1 Ohm quindi alta resistenza e bassa potenza perciò filo sottile e alto numero di spire.
Quando la bobina è a riposo la coppia di lamelle ?gruppo di commutazione? sono CHIUSE in modo da mantenere escluso l?avvolgimento SECONDARIO.
Azionando il pulsante del flipper si attiva inizialmente SOLO il circuito PRIMARIO della bobina (19) che attrae il pistone (16) con forza e velocità per respingere la pesante pallina.
Verso la fine della rotazione la parte piegata dello snodo (8) dove è agganciata la molla di ritorno (6) apre la coppia di lamelle ?gruppo di commutazione? e si attiva pertanto ANCHE l?avvolgimento SECONDARIO della bobina che fa perdere forza alla bobina ma consente di tener attivato il flipper in posizione sollevata per stoppare la pallina senza che la bobina si surriscaldi e vada in cortocircuito.
Quando si è in questa condizione ai 2 poli esterni della bobina si ha un valore di circa 9,2 Ohm.
Se in fase di attivazione del flipper non c'è spinta, la prima cosa da verificare è che valori della bobina corrispondano a quanto sopra riportato.
Per misurare tali valori è necessario posizionare un puntale del tester nel polo centrale della bobina e con l'altro puntale misurare alternativamente il polo destro poi il sinistro, la misura fatta dai 2 poli esterni può non essere reale se uno dei due avvolgimenti è "scottato".
(la riga rossa in mezzo raffigura la carta che isola le due lamelle)
NB: Prima di verificare il corretto valore di ciascun avvolgimento è necessario isolare le due lamelle di commutazione inserendo un pezzetto di carta tra i contatti descritti nell'immagine nella foto a sinistra.
A contatti non isolati, il posizionamento di un puntale del tester sul polo centrale della bobina e dell?altro sul polo destro della stessa (avvolgimento PRIMARIO) evidenzierà la seguente lettura: 1,1 Ohm
mentre il posizionamento dello stesso puntale sul polo di sinistra (avvolgimento SECONDARIO) rileverà: 0 Ohm
Misurando i due poli esterni, otterremo una lettura che sarà ancora di 1,1. Questo a causa delle lamelle del gruppo di commutazione che sono chiuse.
Il disegno sopra indicato della PINNA (FLIPPER in inglese) riporta tutti i componenti che servono per assemblare il meccanismo elettromeccanico che permette al giocatore di respingere "al volo" o di "stoppare" la pallina per colpire i bersagli che assegnano i punteggi, palline o partite ( questo secondo la tipologia di vincita del flipper).
Nel disegno vediamo: 1 pulsante in entrambi i lati del mobile che azionati dal giocatore comandano i relativi gruppi di lamelle fissate all'interno, le 2 pinne vere e proprie nella parte superiore del piano di gioco e i 2 gruppi di azionamento nella parte interna del piano di gioco.
Ai gruppi di lamelle arriva il filo di FASE dal relè del TILT solitamente di colore BIANCO-ROSSO mentre dalle lamelle opposte parte il filo che porterà tensione alla bobina (19) al polo esterno con il filo di rame sottile, saldato a questo filo, perciò in parallelo.
C'è un ponte con un filo ricoperto in plastica che va a un capo della coppia di lamelle del gruppo di commutazione, (vedi disegno) dall'altra lamella del gruppo di commutazione parte un altro filo ricoperto in plastica (identico perciò al precedente) ed è saldato al polo centrale della bobina in questo polo i fili di costruzione dell'avvolgimento sono 2 di cui UNO sottile come quello del polo sopra descritto e l'ALTRO più grosso che arriva all'altro polo esterno, a questo polo va saldato il filo NERO DOPPIO che è la MASSA per tutto il flipper perciò TUTTE le bobine che si trovano in un flipper hanno UN POLO collegato al filo NERO, questo filo non ha fusibili e arriva direttamente dal trasformatore.
Questo collegamento va assolutamente rispettato in questo ordine per avere il buon funzionamento del gruppo pinna. Anche la regolazione della distanza di apertura delle lamelle è molto importante. La coppia di lamelle gruppo di commutazione va regolata in maniera tale che quando il pistone arriva a fine corsa di eccitazione i contatti delle lamelle siano aperte di 2-3 mm max.
Il funzionamento elettrico è il seguente: premendo il pulsante sul fianco il filo BIANCO-ROSSO da tensione al filo singolo che va alla bobina nel polo esterno al filo sottile però essendo la coppia di lamelle gruppo di commutazione CHIUSE arriva tensione all'avvolgimento con il filo di rame GROSSO che attiva con potenza la bobina che attrae il pistone(16) con FORZA fino a quasi la fine della propria corsa, nell'ultima parte di corsa l'aletta piegata dello snodo(8) apre la coppia di lamelle e l'avvolgimento in rame della bobina perde di potenza però può rimanere eccitata senza pericolo che si bruci, se invece la coppia di lamelle non si apre la bobina surriscalda fino a fondere, se invece la coppia di lamelle del gruppo di commutazione non fa contatto bene o apre troppo presto la bobina non ha spunto è quindi non c'è forza per rilanciare la pallina.
La mancanza di forza può essere anche imputata a regolazioni meccaniche sbagliate.
Per prima cosa la molla di ritorno a torsione(6) deve essere caricata per 1/3 di giro perciò dal punto di fissaggio nella boccola di nylon con la vite(7) deve compiere 1/3 di giro e agganciarsi all'aletta piegata che apre le lamelle.
Altra causa di mancanza di forza i fori nel tirante di bakelite(9) se sono ovalizzati per l'usura provocano l'effetto tira-molla quando colpiscono la pallina e il colpo diventa "loffio", la mancanza di tolleranza (1mm) fra boccola di nylon(4) e snodo (8) quando si stringe sull'alberino della piastra sagomata (3) può provocare un effetto frizione e scaldandosi frena il movimento.
In fase di montaggio, verificare che la paletta (2) non sfreghi sul piano di gioco perché oltre che a rovinare la vernice assorbe anche potenza, se ciò avviene interporre una rondella sottile fra l'alberino (3) e la boccola (4), verificare sempre che fra il perno dello snodo e il tirante di bachelite non ci sia troppo gioco o ancora peggio NON ci SIA assolutamente gioco.
Non usare alcun tipo di lubrificante in queste parti, solo controllo delle tolleranze e pulizia, altro controllo da fare è al pistone (16) verificare che la parte terminale che batte nella pastiglia (21) non presenti bava, causata dal battere sulla pastiglia, verso l'esterno perché diventa un freno raschiando sul canotto (20). Qualora fosse presente è sufficiente limare la testa a 45° e la bava scompare, non usare mole o spazzole rotanti perché il ferro del pistone scaldandosi si magnetizza causando un ritorno più problematico.
Durante l'operazione di rimontaggio dell'alberino porta paletta bisogna avere l'avvertenza di rimetterlo esattamente nella posizione da dove si è smontato, in quanto se si cambia anche di poco la posizione alle viti, esse poi non tengono perché non sono nella loro sede naturale.
Il consiglio è di fare un segno di riferimento sullo snodo e sull'alberino e rimetterlo perfettamente in quel punto, stringere bene UNA vite poi se tutto va bene stringere l'altra, mai un po? l'una e un po? l'altra.
La bobina (19) va stretta bene fra i 2 supporti (18-22) perché se rimane lenta ogni volta che viene eccitata si muove e vibra e questa è la causa della rottura degli avvolgimenti.
Per ultimo controllare che le viti (23) che fissano la staffa supporto bobina (24) siano ben strette sul piano.
ESPLOSO DELLA PALETTA