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Discussione: TRASFORMATORE O AUTOTRASFORMATORE? IL DILEMMA.

 
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Permlink Risposte: 1 - Pagine: 1 - Ultimo Messaggio: 20-giu-2018 0.06 di patryck
ilsognodiunavita


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TRASFORMATORE O AUTOTRASFORMATORE? IL DILEMMA.
Postato: 19-giu-2018 15.27
TRASFORMATORE O AUTOTRASFORMATORE?
Più volte nelle riparazioni abbiamo parlato del Trasformatore del flipper ma non è mai capitato di approfondire il ragionamento come per altri apparati, il Trasformatore per tutti noi è quell?affare che accende il flipper collegandolo alla rete 220V.
Spesso la parola Trasformatore è stata avvicinata all?Autotrasformatore confondendo le idee, vediamo di capire il funzionamento dei due apparati come sono costruiti, quali sono le loro caratteristiche e perché esistono entrambi, quando è conveniente usare l?Autotrasformatore e quando è vietato farlo obbligando la scelta del Trasformatore, guardiamo anche la parte economica dei costi di questi due presenti in tutte le macchine elettriche, parlo soltanto di quelli Lineari meccanici che troviamo nei flipper.
Trasformatore / Autotrasformatore, entrambi sfruttano il principio del flusso magnetico variabile di una bobina, il loro uso è limitato soltanto alla corrente alternata.
Sono apparecchi semplici composti da in un rocchetto con un avvolgimento elettrico al cui interno è presente un nucleo di ferro, detta proprio elementarmente per dare l?idea, poi nella realtà i componenti di questa macchina hanno caratteristiche molto sofisticate per evitare inconvenienti che a noi ora non interessano ma che se richiesti possono essere discussi.
Il Trasformatore è composto da un avvolgimento detto primario avvolto in un rocchetto al cui interno c?è un nucleo magnetico di ferro, collegato alla presa elettrica questo avvolgimento primario genera un flusso variabile nella ferrite interna, nello stesso rocchetto ma totalmente isolato elettricamente dall?avvolgimento primario possono esserci uno o più altri avvolgimenti detti secondari, il flusso magnetico generato dal primario induce una tensione in questo/i avvolgimento secondario, i valori delle tensioni indotte dipendono dal numero di spire dei due avvolgimenti calcolati per avere le tensioni e potenze volute, i particolari non ci interessano .
Il Trasformatore ha un avvolgimento primario che può avere più punti di entrata collegati a un numero differente di spire e avere così più ingressi a tensioni differenti, avremo l?inizio avvolgimento e chiamiamolo 0 Zero tanto per dargli un nome e altri punti con tensioni differenti a seconda del loro collegamento alle spire del primario, ad esempio nel flipper troviamo 0 110V 220V forse 240V e altro, questi punti sono collegati a un numero di spire ben preciso del primario e quando alimentato a una delle tensioni il trasformatore entra in funzione generando flusso magnetico e di conseguenza tensioni proporzionali al numero di spire dell?avvolgimento alimentato rispetto agli altri avvolgimenti, tensioni indotte sia nei secondari che alle uscite dei primari.
Se ad esempio abbiano 100 spire tra il punto 0 e il punto 110 e ancora 100 spire tra il punto 110 e il punto 220 e ancora circa 20 spire tra il punto 220 e il punto 240 , alimentando con una tensione di 220 V il nostro trasformatore in costruzione ancora senza secondari misureremo ai quattro punti del primario le tensioni nel nostro caso 110V 220V 240V e altre tensioni tra i vari punti del primario ad esempio misuri 20 volt tra il punto 220 e il punto 240.
Se noi terminassimo qua il nostro apparato, non lo chiamo ancora trasformatore perché trasformatore non lo è ancora e lo intendessimo finito, saremo in presenza di un Autotrasformatore , proprio il punto che nominava giustamente Meglioprimo, autotrasformatore perché Auto trasforma le tensione in se stesso nello stesso unico e solito avvolgimento, applichi 220V e puoi prelevare i 110V oppure 220V oppure 240V oppure 130V oppure 20V , una caratteristica di questo Autotrasformatore è la presenza della tensione di rete 220 Volt verso terra in qualunque punto tocchi, ad esempio tu leggi 20 Volt tra tue punti ma se ne tocchi anche uno solo prendi la scossa 220 Volt perché toccando con mano un solo terminale predi la scossa della tensione tra la rete 220V e la terra, questa scossa fa saltare anche il salvavita in casa perché materialmente stai toccando un filo della presa 220 volt.
Autotrasformatore, gli avvolgimenti sono tutti collegati tra loro e il tester da continuità a tutti come lo dava nella misurazione dell?amico nella riparazione del suo flipper, qualunque punto tocchi collegato al primario anche se a più uscite il tester segna sempre continuità.
Il nostro Trasformatore ancora a metà nasce prima Autotrasformatore come il girino e per diventare rana e nel nostro caso Trasformatore , Trasformatore lineare si chiama, ha bisogno di essere completato con altri avvolgimenti intorno o accanto a quello primario ma sempre immersi nel flusso magnetico generato dal primario.
Questi avvolgimenti prendono il nome di Secondari , uno o più avvolgimenti totalmente separati e isolati elettricamente dal primario, uno o più avvolgimenti uniti o separati tra loro che quando il trasformatore è alimentato hanno tensioni indotte che dipendono come avevamo già detto nel caso del primario dalla proporzione del numero di spire primario/secondario , se ad esempio il nostro primario 220 volt ha 200 spire e faccio un avvolgimento secondario da 10 spire misurerò ai suoi capi una tensione di 11 Volt , se tocco con mano i terminali del secondario non prenderò nessuna scossa verso terra perché è totalmente isolato, ovvio che se tocco con una mano un terminale e con l?altra l?altro terminale avrò in mano 20 volt che nulla mi fanno ma se fosse un secondari da 200 spire allora avrei in mano 220 volt e prenderei la scossa solo da mano e mano, la corrente attraversa il mio corpo da mano a mano mentre se tocco un punto del primario la corrente attraversa il mio corpo da mano ai piedi, entrambe possono essere mortali, presa al primario scatta il salvavita mentre presa al secondari mano mano il salvavita non interviene.
Dimenticavo una cosa data per ovvia, un Trasformatore trasforma la tensione applicata sia che si alimenta il primario oppure uno dei secondari, vale in tutto questo la proporzionalità del numero di spire degli avvolgimenti.
Ometto di proposito tutti i particolari corrente e potenza perché ovviamente non è che applichi tensione e prelevi tensione per alimentare altre apparecchiature senza considerare anche le potenze che ora non ci interessano, abbiamo parlato di tensioni ma non ci correnti ne potenze, soltanto vale il principio costruttivo e di funzionamento.
Siamo arrivati a terminare la costruzione del nostro apparato e abbiamo visto come girino diventa rana completando con i secondari l?avvolgimento primario.
Inizi la costruzione del Trasformatore avvolgendo un primario anche multi ingressi e ottieni un Autotrasformatore, aggiungi quanti secondari vuoi e hai un trasformatore, puoi prelevare tensioni allo stesso tempo dai secondari e dai primari facendo attenzione che ai primari prendi la scossa qualunque sia il valore della tensione in quel punto.
Se fossi stato più bravo a scuola ora avrei sicuramente scritto con più cognizione ma purtroppo sono stato sempre somaro e mi sarò ripetuto troppe volte.
VEDIAMO ORA PREGI E DIFETTI DELL?UNO E DELL?ALTRO, QUANDO E? CONVENIENTE UNO O L?ALTRO E QUANDO VIETATO USARE L?AUTOTRASFORMATORE.
Trasformatore e Autotrasformatore sono apparati che trasformano la tensione applicata sia diminuendola che aumentandola , perché allora esistono entrambi.
Iniziamo dai costi, un Trasformatore/Autotrasformatore costa a pari potenza a seconda di quanto rame in peso viene impiegato, più rame uguale più costo, tralascio le grandi differenze di manodopera e altri particolari della lavorazione dei due .
Se per esempio per costruire un Trasformatore da 500 Watt , il termine esatto in presenza di avvolgimenti è Voltamper , avvolgiamo 1 Kg di rame, per avere la stessa potenza di 500 Voltamper in un Autotrasformatore impiegheremo magari soltanto 600 grammi di rame, quasi la metà del costo del componente più caro, stessa potenza stesse tensioni ma minor costo di materiale e manodopera nel costruirlo perché abbiamo un solo avvolgimento, tutto bene se non ci fosse quel grande problema che qualunque uscita tocchi prendi la scossa come toccare il 220 V della presa di casa , non è perciò adatto nelle applicazioni in macchine e apparecchi in cui per essere a norma occorre il totale isolamento tra la tensione di rete e le uscite per gli utilizzatori, Autotrasformatore da le tensioni volute alle sue uscite ma sempre la tensione di alimentazione verso terra qualunque tensione in uscita tocchi.
Non serve a nulla si potrebbe pensare, non è così, può capitare che tu hai un macchinario tipo ad esempio un flipper dei primi americani che funzionavano a 110 volt, per utilizzarlo in Italia con il 220 volt dovevi necessariamente portare la tensione da 220 a 110 volt, farlo con trasformatore e un Kg di rame costava 1.000 mentre con un Autotrasformatore e soli 600 grammi di rame costava 500, stesso risultato tecnico e in questo caso il problema che puoi prendere la scossa con conta più e non ha più importante perché con il nostro Autotrasformatore vai ad alimentare un Trasformatore che rispetta già tutti gli isolamenti eliminando i pericoli di scossa vero problema dell?Autotrasformatore.
IN PRATICA NON SI USANO GLI AUTOTRASFORMATORI IN TUTTI I MACCHIANRI PERCHE? DANNO LA SCOSSA .
Se la spiegazione generica della differenza tra i due è esaustiva passiamo al trasformatore del flipper che ha generato questa discussione.
Tutti i flipper hanno un Trasformatore formato da primario e secondario totalmente separati e isolati tra loro e perciò Trasformatore, il nostro caso vede un Trasformatore della potenza di circa 350/400 Voltamper , volgarmente tutti chiamano Watt ma non è corretto, ha un primario che può essere formato da un solo avvolgimento con inizio ( 0 ) 110 220 240 Volt , in alcuni modelli era formato da due avvolgimenti identici 110 volt che potevano essere posti in serie per alimentarlo a 220 e prelevare anche il 110 che nel flipper si usa per i bobinoni dei banchi relè a caduta , Meglioprimo ha dato già la descrizione molto precisa di questo, o in parallelo se l?alimentazione come in America era 110 volt.
Questo avvolgimento primario è tutto quanto sotto tensione 220 della rete come sotto questa tensione ci sono tutti i circuiti del flipper che hanno i fili lucidi isolati in plastica e se a spina staccata misuri con hommetro trovi la stessa continuità in tutti questi circuiti a fili isolati in plastica, proprio quello che l?amico lamentava come difetto, salvo fraintendimenti tutto quello che ha scritto è regolare riguardo la continuità da tutte le parti dei 110 volt.
Passiamo al secondario del Trasformatore del flipper, due sono i secondari nel flipper Gottlieb , distinguo da William perché differente e ne parlo dopo, due secondari di potenza, filo sezione molto grossa.
Un primo avvolgimento con due terminali uscite a saldare per i 6 volt delle lampadine.
Un secondo avvolgimento secondario sempre di potenza formato da due avvolgimenti di filo grosso uniti in un punto intermedio e con tre terminali uscite a saldare, un terminale 0 zero , un terminale intermedio 24 Volt e un terzo terminale 28 Volt, questo secondario è il circuito delle bobine solitamente collegato ai terminali 0 24 Volt, la terza uscita Hight che da 28 Volt serviva per aumentare la tensione alle bobine nei locali in cui l?alimentazione di rete non era 220 buona ma magari 200 o meno e il flipper non rispondeva bene.
Tutto questo per descrivere i particolati del Trasformatore e far capire la sostanziale differenza da Trasformatore a Autotrasformatore, il tuo del flipper è TRASFORMATORE.
Ho nominato William, il secondario del trasformatore William è formato da un unico avvolgimento di filo grossa sezione con quattro uscite , prima uscita 6 Volt e seconda 0 , questa uscita zero è comune sia per i 6 volt che per i 24 volt poi altra uscita 24 volt misurata dallo zero e altra ancora Higt 28 volt per velocizzare il flipper come spiegato prima.
Anche quello William è comunque un Trasformatore
Qualunque correzione e dubbio o inesattezza trovata sarebbe opportuno scrivere correggendola oppure avere la possibilità di dialogo come in una discussione di riparazione.
patryck


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Re: TRASFORMATORE O AUTOTRASFORMATORE? IL DILEMMA.
Postato: 20-giu-2018 0.06   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
Non mi resta che sedermi e leggere attentamente, grazie :)


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