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Discussione: SE PENSATE DI FABBRICARE FLIPPER LEGGETE E INTERVENITE.

 
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Permlink Risposte: 6 - Pagine: 1 - Ultimo Messaggio: 12-ott-2022 18.31 di ilsognodiunavita
ilsognodiunavita


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SE PENSATE DI FABBRICARE FLIPPER LEGGETE E INTERVENITE.
Postato: 5-ott-2022 15.29
Leggo spesso di chi vorrebbe ritoccare il piano gioco del proprio flipper sciupato dall?uso e dall?età ma è dubbioso di cosa usare per ottenere il miglior risultato senza danneggiare la vecchia stampa.
La cosa migliore sarebbe conoscere esattamente come è stata fatta la stampa e i prodotti usati e di conseguenza scegliere per i ritocchi inchiostri o vernici che si amino con la vecchia stampa evitando rigetti irrimediabili, una vernice aggressiva potrebbe staccare la vecchia o arricciarla a buccia di arancio con conseguente danno peggiore o altra non reggere staccandosi.

LA STAMPA DEL PIANO GIOCO, VETRO TESTA E ISOLE PLASTICA E? FATTA CON LA SERIGRAFIA.

LA SERIGRAFIA, già, la nominiamo sempre, ma in quanti conoscono questa tecnica di stampa, vediamola assieme spiegandola prima elementarmente dall?inizio per poi passare alla sua complessità nello stampare questi Flipper che pur trattandosi di giochini racchiudono in ogni particolare una tecnica e tecnologia che neppure grandi macchinari hanno.

TENGO A RICORDARE PRECISANDO CHE NON SONO UN SERIGRAFO E 60 ANNI FA? QUANDO HO DOVUTO AFFRONTARE QUESTO ARGOMENTO NULLA SAPEVO NE CONOSCEVO RIGUARDO LA SERIGRAFIA.

Ragazzotto riparavo Flipper e giochi negli orari del dopo scuola, alle 13 terminavano le lezioni e all?uscita trovavo sempre noleggiatori ad aspettarmi chiedendo se andavo a riparare qualche gioco guasto nei bar, NOLEGGIATORE per chi non lo sapesse era il termine di chi aveva più flipper che piazzava a noleggio nei locali pubblici bar e sala giochi proprie o di altri.

Lasciavo la mia Vespa fuori scuola passando il pomeriggio con la testa dentro i flipper, la Vespa passavo a prenderla dopo, ogni giorno liti con la mia mamma che non voleva frequentassi flipper bar e noleggiatori che a quei tempi non avevano buona fama, a scuola sono stato sempre un ciuco pur avendo studiato fino a 23 anni per non fare il militare, somaro poi sono rimasto anche nella vita.

Veniamo ai giorni che circa venticinquenne terminati gli studi iniziai a lavorare come piccola ditta artigiana, a scuola ero somaro ma sapevo lavorare molto bene nei settori più vari, a chi mi faceva un regalo chiedevo un attrezzo, e in un grande locale sotto casa dei miei genitori nacque il primo laboratorio che negli anni si ingrandì moltissimo essendoci grande spazio nella nostra proprietà.

Inizia a trasformare i vecchi flipper acquistando i primi piani di plastica da applicare ai piani vecchi per poi prendere i primi piani di legno che cambiavano proprio modello al vecchio sostituito.
I piani erano fabbricati a Bologna, chissà perché tutto a Bologna, e per andarci perdevo tutto il giorno e 500 Km andata ritorno, visto mi facevo ogni cosa da solo iniziai a pensare come e cosa servisse per fare in proprio questi Kit piano gioco, vetro e plastiche piano, UNA FOLLIA.

Non c?era internet che insegna e fa trovare tutto, a quei tempi restava solo da prendere i due enormi volumi delle pagine gialle di Milano e passare gli orari extra lavoro a leggere, ero arrivato al punto che quando qualcuno cercava qualcosa non trovandolo chiedevano a me e sapevo dirgli dove andare, non a memoria ma molto avevo memorizzato.

AVEVO INIZIATO PER PARLARE DELLA SERIGRAFIA E SONO FINITO ALTROVE, RIPRENDIAMO L?ARGOMENTO CHE DI ALTRO LO FAREO POI.

SERIGRAFIA

TUTTO SULLA SERIGRAFIA SPIEGATA DA CHI SERIGRAFO NON E?.

Appurato che i piani sono stampati con la tecnica serigrafica vediamo in cosa consiste questo antico metodo di stampa.
Il procedimento serigrafico consiste nell?avere una tela più o meno fitta tesa in un telaio, tipo un quadro, sopra questa tela metti dell?inchiostro adatto molto denso che passerà attraverso i fori della tela quando è premuto da una spatola, racla, di gomma.

La racla viene spostata premendola per tutta la superficie del telaio e ovviamente l?inchiostro sarà spremuto attraverso tutti i fori aperti della tela

ATTRAVERSO I FORI CHE RISULTANO APERTI FILTRERA? L?INCHIOSTRO.

?ATTRAVERSO I FORI CHE RISULTANO APERTI? in questa frase sta il segreto della serigrafia, perché per stampare un certo disegno, questo disegno dovrà essere prima presente nel telaio serigrafico.

?Presente? , intendo che la superficie permeabile della tela dovrà essere impermeabilizzata lasciando permeabile soltanto la superficie del disegno, questa spiegazione è da asilo infantile ma rende bene l?idea.

VEDIAMO COME DA ASILO SI PASSA INVECE ALLA REALTÀ E QUALI ATTREZZATURE ABBISOGNINO IN UN LABORATORIO SERIGRAFICO.

L?attrezzatura di un efficiente completo e moderno laboratorio per la preparazione dei telai serigrafici abbisogna dei seguenti materiali, ho scritto moderno ma questa attrezzatura l?avevo già cinquanta anni fa?.

ELENCO QUELLI CHE AVEVO IO NEL REPARTO DEDICATO ALLA SERIGRAFIA SIA PER LA PREPARAZIONE DEI TELAI CHE PER LA STAMPA.

Per essere indipendenti e farsi tutto da soli in un laboratorio serigrafico deve esserci una attrezzatura specifica per fare e incidere i telai,

Occorre un grande forno dove cuocere alla giusta temperatura la gelatina data alla tela dei telai.
Un bromografo con un piano di vetro molto grande dove appoggiare il telaio essiccato e sopra la tela appoggiare la pellicola di uno dei tanti colori, poi si abbassava un coperchio di tela gommata che chiudeva ermetico il telaio sopra il vetro, quando chiuso il coperchio entrava in funzione una pompa del vuoto che aspirava tutta l?aria sotto il coperchio premendo la tela gommata alla pellicola al telaio al vetro.
A vuoto ottenuto si accendevano molte lampade sotto il vetro che illuminando il telaio serigrafico impressionavano tutta la parte del telaio serigrafico dove non era appoggiata la pellicola.

La luce impressionava la gelatina precedentemente applicata con una speciale spatola alla tela indurendola e seccava, mentre la gelatina protetta dalla pellicola del disegno impermeabile alla luce restava vergine molle come quando applicata.

Con un idrogetto si lavava il telaio serigrafico e la pressione del getto di acqua portava via tutta la gelatina rimasta vergine perché protetta mentre quella illuminata indurita restava impermeabile, l'inchiostro sarebbe passato solo nelle parti permeabili .
Per recuperare i telai per il prossimo flipper veniva ripulito il vecchio telaio con prodotti che toglievano la gelatina indurita e iniziava il procedimento di incisione con i nuovi disegno.

Avevamo il telaio pronto per metterlo nella macchina da stampa.

Questa operazione veniva fatta per ciascun colore e alla fine ti ritrovavi

Otto grandi telai per il piano gioco
Dodici o più telai stessa altezza di quelli del piano ma larghezza minore per i vetri
Otto telai altezza identica ai precedenti ma larghezza ancora minore per le isole.

La macchia da stampa accettava la misura in altezza dei telai obbligata a quella che era la corsa del carrello stampa che movimentava la racla di spremitura e il raschietto che al ritorno riportava l?inchiostro all?inizio dove la racla.

Era un lavoro di preparazione lunghissimo e dal giorno in cui avevo il flipper originale da copiare dovevo essere pronto con il prototipo a uscire dopo una settimana.

ORA MENTRE SCRIVO CAPISCO ERA UNA COSA IMPOSSIBILE EPPURE VENIVA FATTA

E veniva fatta mentre tutti e 25 i ragazzi lavoravano ciascuno al proprio compito nella produzione, era una preparazione extra il lavoro abituale.

Credo questo giochino non saprei rifarlo neppure dopo averlo vissuto.

La tela serigrafica è un tessuto di nylon composto da un numero variabile di fili per centimetro quadrato, per avere l?idea quelli che usavo io per il piano gioco e vetro testa erano 120 fili a centimetro quadrato, per fare capire l?importanza di questo valore puoi paragonarlo ai Pixel di una foto, più pixel più definizione e qualità, più fili a centimetro più Pixel nella stampa e maggiore qualità di stampa.

Poi vedremo che serviranno anche altri telai con una tela più rada e con meno fili a centimetro per altro scopo.

I telai sono composti da quattro scatolati metallici plastificati o verniciati a cui si tende il tessuto incollandolo e teso da una apposito banco che aiuta a incollare in questi telai i teli alla giusta tensione, quando secca la colla si taglia a filo la tela in più.

Ti ritrovi dei telai più o meno grandi con tesa una tela permeabile che ci vedi attraverso, un grande colino.

Ancora per dare l?idea della complessità nello stampare piano vetro e isole di un flipper do i numeri.

Il piano gioco dei flipper è composto da otto colori.
Le isole di plastica sopra piano sono composte da sei a otto colori.
Il vetro testa è composto da otto dieci colori, più uno finale dato al vetro con un inchiostro metallico a base di polvere di alluminio o zinco, è quell?argento che vedi dietro il vetro che evidenzia scritte e numeri quando si illumina il dietro, questo inchiostro rende il vetro impermeabile alla luce e ha un doppio scopo.
Fa illuminare soltanto i particolari voluti tipo scritte e numeri e settori voluti.
Protegge la delicatezza della stampa da graffi calore e altro.

Questo inchiostro particolare viene stampato con un telaio con la tela a 80 o 60 fili a centimetro, molto più rada degli altri telai 120 fili.
60-80 fili perché la composizione metallica di questo inchiostro argento non filtrerebbe dai teli più sottili. Perdiamo Pixel ma in questo caso non sono importanti perché la trasparenza retro illuminata non fa vedere la precisione.

8 telai piano gioco, 12 telai vetro testa, otto telai isole plastica occorrono 28 telai serigrafici differenti per stampate il Kit piano vetro isole di un flipper, semplice a scriverlo ma va provato nella realtà per capire che lavoro è.

La misura di un piano gioco non la ricordo ma potrebbe essere largo circa 50cm o poco più e lungo 100-120 cm. posso sbagliare anche di molto ma non ricordo questi particolari.

Tutti i miei telati serigrafici avevano la dimensione che accettava e voleva la mia macchina da stampa, sia che stampavi le isole di piccole dimensioni che vetro o piano, i telai erano della stessa dimensione perché la mia macchina da stampa aveva un attacco dove fissare i telai serigrafici unica misura, come la corsa della racla e raschietto era uguale e stessa corsa per ogni ciclo di stampa, quando ripeto la ?mia? è solo per dire che forse altre marche potevano essere differenti, ma questa era una grande macchina da quintali , misura del piano sottostante aspirato di circa 160X120 cm, premevi il pedale e la macchina completava un ciclo di stampa, mettevi sotto un piano premevi il pedale e il piano era stampato di un colore, ripetevi questo per tutti i piani e ti ritrovavi i piani con quella stampa.

Se otto i colori facevi la prima stampa a tutti quanti i piani e poi cambiavi il telaio e ripetevi la seconda stampa per tutti gli altri piani colore dopo colore e di seguito con tutti i telai per avere la tavola stampata, non finita perché c?era altra lavorazione di cui parleremo poi.
Durante la stampa i piani erano raccolti i carrelli con molti appoggi come una lisca di pesce su due lati per bilanciarsi, ovviamente tutto autocostruito per risparmiare.

Stiamo parlando della stampa del piano gioco e vediamo quale inchiostro usavo sia io che gli americani e chi stampava piani gioco.

Gli inchiostri usati in questo caso dovevano essere compatibili sia con il legno del piano che con le vernici trasparenti che preparavano la finitura del legno del piano, compatibili con i tappi luminosi di polistirolo antiurto e cosa non meno importante dovevano fare questa ?presa chimica? con la vernice trasparente che veniva applicata a spruzzo per finire il piano.

?presa chimica? non è frasetta buttata a caso ma ha un significato perché esiste anche ?presa fisica?

La differenza tra le due è che la fisica è solo appoggiata e fa presa superficiale come una colla, la graffi e più o meno dura viene via, quella chimica quando secca diventa corpo unico con tutto quello che ricopre.

La vernice trasparente che veniva data a finire tutti i piani italiani era quella usata per i parquet a due componenti, quando catalizzata e secca era irreversibile e potevi lavarla con quello che vuoi che resisteva.

Per ridere, un anno alla fiera campionaria di Milano ho messo in terra come tappeti due piani nuovissimi dell?ultimo flipper e tutti ci camminavano sopra un po? timorosi temendo rovinarli, era per ridere sapendo che poi litigavo con i vicini americani originali, capivano a priori che avevano a che fare con un mezzo matto.

La macchina da stampa lavorava nello stesso modo sia con piani vetri e isole ma la sequenza dei telai venivano posizionati in un ordine differente se piano di legno oppure vetro trasparente.

Nel piano gioco la stampa era sul davanti del piano mentre nel vetro e isole la stampa era dietro il vetro, vedevi il disegno attraverso il vetro.

Questo discorso vuol dire che per stampare il piano gioco dovevi iniziare a stampare dal colore più chiaro, il bianco, e dopo in sequenza sempre passando i colori più scuri fino ad a arrivare al nero finale che contornava tutti i colori dando la realtà del disegno finale.

Nel piano iniziavi dal bianco per arrivare al nero.

Nel vetro testa e isole iniziavi invece dal nero per arrivare al bianco, dal nero perchè era il primo colore che vedevi dal vetro e contornava tutti gli altri che venivano in successivamente.

Vediamo quali erano gli inchiostri usati per serigrafare i piani gioco e le isole plastica e quali inchiostri si usavano per il vetro testa, servirà per chi restaura sapendo i tipi di solventi.

Quello che dico vale sia per i miei che tutti gli italiani che gli originali americani, perciò quando ritoccate sapete quello che trovate sotto a quello che darete.

Per i piani gioco usavo un inchiostro a base acetone purissimo chiamato Plastigloss, puoi paragonarlo alle vernici alla nitro ma con una purezza estrema , essicava velocemente e faceva ottima presa nel piano preventivamente preparato.

Ricordiamo che quando una vernice è rapida essicazione fa una presa quasi fisica e mai usata all?esterno.

Nelle isole si usava lo stesso inchiostro Plastigloss perché erano fatte con lastre da 1 mm di Polistirolo Antiurto, sembrava Plexiglass ma la caratteristica era completamente differente.

Il plexiglass è vetrificato si spezza non lavorabile non duttile.

Il polistirolo antiurto lo lavori con forbici sega punte da trapano è malleabile non si spezza se lo pieghi e cosa indispensabile

E? FUSTELLABILE E LAVORABILE CON LE FRESE DEL PANTOGARFO

Quando stampate le isole sono un foglio stampato e le isole devono essere tagliate, i procedimenti per farlo sono due differenti e usavo uno o l?altro a seconda della comodità di quel momento.

Un metodo era la fustellatura, consiste di avere una fustella composta da lame di acciaio fissate a un doglio di compensato di circa 20 mm con gommaspugna dura tutta intorno alle lame, le lame hanno la forma dell?isola singola originale.

La macchina che fustella, almeno la mia, era una di quelle usate per fustellare cuoio e pelle dalle fabbriche di scarpe.

E? una macchina pesante per essere ferma e stabile e reggere il colpo di taglio, non era un colpo secco veloce ma accompagnato lineare molto potente

Aveva un piano in ghisa di circa un metro e una parte mobile superiore che scende comandata da due pulsanti laterali distanti tra loro.

Solo per curiosità di chi pensa ma perché non un pedale più comodo e pratico.

I due pulsanti lontani tra loro e ai lati opposti della macchina presuppongono che con la sinistra ne premi uno e con la destra l?altro, questo è il metodo per cui non avrai mai una mano sotto la pressa che potrebbe capitare con il pedale.

Il procedimento è questo.

Fissi la tavola con la fustella nel piano macchina, metti una lastra stampata isole sopra rispettando le battute che centrano disegno e fustella, giri il piano superiore mobile a ricoprire isole e fustella, premi i due pulsanti assieme e scende il piano superiore mobile che taglia la plastica, le gomme intorno alle lame staccano le isole tagliate.

Il piano mobile superiore della fustellatrice gira per lasciare libero il piano di lavoro quando posizioni fustella e le lastre isole.

È un metodo veloce che usavamo quasi sempre, a volte non avevo tempo di andare dove fanno le fustelle oppure non me le facevano subito e allora le pantografavo facendo una dima per il tastatore del grosso pantografo che era lo stesso usato per la preparazione dei piani gioco.

Tornado alla serigrafia, il vetro veniva stampato come le isole iniziando dal telaio del nero per arrivare al bianco, dal più scuro al più chiaro.

Una stampa supplementare per finire il vetro era quella ultima della protezione argentata che impermeabile alla luce evidenzia lettere e numeri quando accesi e questa protegge il vetro da graffi che rovinano la serigrafia.

Questo può essere interessante per chi deve ritoccare i vetri rovinati o con stampe screpolate.

L?inchiostro usato per stampare i vetri è a base Acquaragia, proprio come le vernici usate per pitturare le ringhiere e cancelli esterni, la vernice a acquaragia è a lunga essicazione e fa una presa formidabile sul vetro quando secca, se nel vetro usi vernici e inchiostri base acetone si sfogliano anche se all?interno, mentre base acquaragia sono quasi eterne.

Spesso mi sono chiesto perché l?acquaragia si ama con il vetro e questa curiosità mi viene ogni volta che taglio il vetro con il tagliavetro classico, o che dal vetraio lo vedo tagliare, avrete notato che il vetraio prende il tagliavetro e prima di usarlo lo INZUPPA in un bicchiere con del liquido dentro, è acquaragia, tagliavetro e acquaragia incidono il vetro incrinandolo per tutto lo spessore e basta poi una piccola pressione a piegare che si aprono le due lastre tagliate.

L?inchiostro per i vetri era Supergloss, base acquaragia e allungabile con il suo diluente acquaragia di grande purezza come altrettanta purezza erano gli inchiostri.

Ho scritto che il procedimento della stampa dei vetri testa iniziava dal colore nero perché colore più scuro, vero ma con una eccezione venuta con i primi flipper elettronici a quattro giocatori.

Avrete notato che quasi tutti i vetri degli elettronici hanno parti a specchio in più parti della stampa, immaginate il primo che mi sono trovato davanti quando ho copiato il primo elettronico Williams, e ora?

Potevo pensare che la specchiatura fosse da fare come ultima operazione dopo avere stampato il vetro, ma lo specchio lo poteva fare solo il vetraio e vetrai di quelli attrezzati e capaci, portai un vetro dal vetraio che mi riforniva e mi disse che gli acidi della lavorazione avrebbero rovinato la stampa del vetro, impossibile questo procedimento su un vetro stampato.

Restava soltanto di partire non da un vetro trasparente ma necessariamente da uno specchio già fatto, e da uno specchio senza la protezione della verniciatura finale a protezione dell?argento che specchia.

I vetri erano tutti trattati a specchio , li faceva il vetraio e come fatti me li portava , era da capire come procedere per iniziare questa nuova lavorazione, chissà perché c?erano sempre novità da risolvere e il bello che non potevi chiedere a nessuno perché le lavorazioni dei flipper esistevano solo per i flipper e dovevi risolvere problemi di argomenti che non conoscevi e risolverli subito perché il flipper doveva essere pronto in una settimana e cose ce ne erano troppo sempre da risolvere.
Non avendo tempo per fare prove presi soltanto 100 specchi, gli altri 150 aspettai a farli fare dopo il risultato, oltre tutto i il costo vetro e costo specchio erano molto differenti, presi 100 specchi e tra i telai serigrafici preparati c?era appunto quello disegno specchio.

La tecnica che avevo pensato di provare era quella di stampare lo specchio dal lato argento e quando asciutta la stampa passarci una soluzione acida di acqua e acido muriatico molto diluito in modo l?acido toglieva tutta la specchiatura non stampata e restava lo specchio sotto la stampa.

Gli inchiostri provati in un pezzo di vetro non sopportavano l?acido e passai a un altro inchiostro bicomponente catalizzato che avevo usato in passato per provare a dare come finitura al piano gioco dandolo con la macchina da stampa ma che poi non feci.

Stampati i 100 specchi li lavai con acqua acidula togliendo tutto lo specchio in eccesso per avere vetri con la specchiatura perfetta, dopo furono stampati e con soddisfazione ci guardammo un vetro più bello dell?originale.

MA LE COMPLICAZIONI NON FINISCONO MAI E QUANDO CREDI AVERE RISOLTO SENZA PIU? NOVITA?

Ecco esce il nuovo flipper con due piani di gioco, sopra il piano classico se ne trova un altro più corto sovrapposto.

E ora? Ai fini della stampa servono altri otto telai ancora in più, facciamoli.

Poi c?è da fare per ciascun flipper non uno ma due piani con tutte le lavorazioni conseguenti.

Ma quello che più dava da fare erano le rampe che univano i due piani dalle quali la pallina giocando poteva salire o scendere.

Vero saranno anche semplici ma non le avevamo mai fatte e non avevo in casa ne i fogli di lamierino Inox e neppure i tondini Inox necessari. Carrara è un paesotto dove non trovavi negozi specializzati in queste cose e il giorno stesso eri a Milano per tornare la sera con il necessario e intanto l?officina che raramente lavorava iniziava a preparare tutto il necessario per la lavorazione dei nuovi particolari necessari al doppio piano gioco.

Avevo in uno dei tre laboratori un?officina meccanica attrezzata per essere indipendenti con tornio frese puntatrici rifollatrici presse leggere e moltissimi attrezzi che erano la gioia di un meccanico aggiustatore che dopo lavoro passava le sue ore a divertirsi con le mie macchine, si divertiva e ci preparava ogni attrezzo specifico.

E risolvemmo anche il necessario per i doppi piani.

Questo sopra è una parte di quello che sono le serigrafie piano vetro isole , ma oltre alla macchina da stampa automatica erano presenti altre macchine manuali per stampare i carter copri alzabiglia i bersagli i corpi bumper i coperchi bumper è qualunque cosa trovavo nel nuovo flipper da copiare.

NON RILEGGO PERCHE? TROPPO LUNGO E GLI ERRORI CORREGGETELI VOI .

Sicuramente ho dimenticato molti particolari ma mentre scrivo rispondo al telefono e parlo con qualcuno e si perde il filo del discorso.

CHIEDETE QUELLO CHE MANCA E VI INCURIOSISCE E SPIEGO ANCORA QUELLO CHE MANCA.

Da 8 ore sto scrivendo, Pool non rimproverami.

antarion

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Re: SE PENSATE DI FABBRICARE FLIPPER LEGGETE E INTERVENITE.
Postato: 5-ott-2022 22.23   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
Fantastico! Grande storia.... Grande passione.
frankie

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Re: SE PENSATE DI FABBRICARE FLIPPER LEGGETE E INTERVENITE.
Postato: 6-ott-2022 18.23   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
Negli anni 70 aveva un senso produrre flipper in Italia ma al giorno d' oggi lascerei i perdere.
alcatraz


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Re: SE PENSATE DI FABBRICARE FLIPPER LEGGETE E INTERVENITE.
Postato: 8-ott-2022 12.25   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
"Ilsognodiunavita" di ha dato tanto, sei stato e rimani un GRANDE !
ilsognodiunavita


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Re: SE PENSATE DI FABBRICARE FLIPPER LEGGETE E INTERVENITE.
Postato: 8-ott-2022 13.28   in risposta a: alcatraz in risposta a: alcatraz
alcatraz ha scritto:
"Ilsognodiunavita" di ha dato tanto, sei stato e rimani un GRANDE !
Grande , già,
C?era il gran mogol

io gran coglion
fruscio1984


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Re: SE PENSATE DI FABBRICARE FLIPPER LEGGETE E INTERVENITE.
Postato: 12-ott-2022 17.22   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
Un'altra GUIDA da stampare ed incorniciare.

Grazie del tempo dedicato...

Estasiato dalle tue spiegazioni.

Fruscio!
ilsognodiunavita


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Re: SE PENSATE DI FABBRICARE FLIPPER LEGGETE E INTERVENITE.
Postato: 12-ott-2022 18.31   in risposta a: fruscio1984 in risposta a: fruscio1984
Guida?

In realtà le avete fatte voi e come Pool a me ogni colpa

Ma questa che dici non capisco a cosa ti riferisci


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