ciao,
ti riporto la sequenza dei flash del led cpu:
flash #1: da U1 ad U6 ok, altrimenti una di queste rom è guasta
flash #2: U7 (ram 6810 128x8) ok, altrimenti guasta
flash #3: U8 (ram cmos 5101 256x4) ok, altrimenti guasta
flash #4: U10 (PIA 6821) ok, altrimenti guasta
flash #5: U11 (PIA 6821) ok, altrimenti guasta
flash #6: U12 (NE555) ed U11(PIA 6821) ok, altrimenti U12 guasto visto che U11 ha passato il flash #5
flash #7: U10 (PIA 6821) e tensione 43V ok, altrimenti probabile guasto su tensione dei 43V. Ricordo che questa tensione, raddrizzata a doppia semionda e quindi con frequenza di 100Hz è utilizzata dal circuito di zero cross.
Il circuito di zero cross è utilizzato per fornire l'impulso di gate a tutti gli scr che controllano le lampadine. Il funzionamento è il seguente: un scr, una volta innescato dall'impulso di gate, rimane in conduzione fino a che la corrente che scorre tra anodo e catodo si mantiene al di sopra della corrente di conduzione (per gli scr utilizzati 1mA circa). Quindi quando c'è il passaggio per lo zero della tensione pulsante a 100Hz ricavata dai 43V bobine, il micro invia, tramite le decodifiche MC4514, l'impulso ai gate di tutti gli scr che dovranno accendere la rispettiva lampadina. L'impulso dura pochi microsecondi, sufficienti a portare in conduzione l'scr, che rimarrà in tale stato, anche in assenza dell'impulso di gate, fino a che la tensione pulsante non scenderà ad un livello tale da far cadere la corrente circolante nella lampadina sotto la corrente di mantenimento dell'scr. A questo punto l'scr si spegne fino al prossimo impulso sul gate. L'uso di scr permette di usare le decodifiche con 16 uscite senza memoria, in quanto la memoria è data dall'scr stesso. Ad esempio, le schede driver dei flipper zaccaria usano dei latch e mantengono l'impulso di gate sempre. Questo permette di evitare l'uso dello zero cross. Ci sono vantaggi e svantaggi in questa tecnica: il vantaggio è poter usare decodifiche con 16 uscite, contro i latch da 8 uscite di zaccaria (che deve usare il doppio degli integrati, a parità di lampadine gestite); lo svantaggio è appunto dover implementare il circuito di zero cross ed una maggiore complessità del software.
C' è un modo per ingannare il software e fargli credere che ci siano i 43V, anche se non ci sono. E' un utile metodo per provare la scheda a banco, senza avere tutte le tensioni disponibili, ma solo il 5V (per la logica) ed il 12V (per evitare il segnale di power failure che blocca il reset del micro). Comunque adesso siamo lontani dall'arrivare al settimo lampeggio.
saluti
massimo
Modificato da: maxbesoz il 6-apr-2016 21.17
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