Un flipper esplode come una bomba e atterra quattro clienti di un bar. L'episodio in via Madama Cristina: un ferito e tre contusi, la vetrina sfasciata - E' scoppiato un « flipper » ieri nel tardo pomeriggio in via Madama Cristina 15 nel bar Varesio. E' un fatto insolito, anzi, più che insolito, impensabile. La esplosione ha mandato in frantumi fi cristallo della vetrina de! locale: il titolare e tre avventori sono starti gettati a terra ed uno di essi, l] rag. Aldo Santarelli, che abita in via Ornica 36, ha avuto la fronte tagliata da un frammento di vetro con una ferita lunga dieci centimetri. L'episodio è accaduto verso le 18. Mezz'ora prima un avventore, Antonio Cioci di 37 anni, abitante in via Bertholdt 24, faceva vedere alcune stampe cinesi agli amici: seduti a cerchio attorno ad un tavolo guardavano e commentavano. Entrò un operaio ed anche lui, stando in piedi, allungando il collo, si fermò a curiosare. Aveva in mano una botti-glia di solvente. Per essere più comodo si guardò attorno dove metterla. A due passi (arila sinistra della porta entrando) c'era il « flipper ». In quel momento nessuno giocava. L'operaio (tale appariva, perché indossava una tuta, ma ancora non è stato identificato) pose sopra il vetro dei « flipper » la bottiglia. Dopo pochi minuti qualcuno avverti odor di solvente. « Che cos'è questa puzza? ». Un altro disse: «Ma quella bottiglia è rotta, perde ». Il solvente colava dalla bottiglia, aveva inzuppato la carta che l'avvolgeva, si era disteso sul vetro, era penetrato nell'interno della cassa dove si trovano i « relais ». Il titolare del bar brontolò che meglio sarebbe stato se avesse fatto un po' più di attenzione. Asciugò con uno straccio, come potè, poi introdusse una moneta per vedere se funzionava ancora. Le luci non si accesero. Evidentemente tutti i fili erano bagnali. «Ma guarda qui, me l'ha rovinato ». Gli suggerirono di lasciar passare qualche minuto perché il solvente evaporasse ed I contatti asciugassero. Cosi fece. Attese dieci minuti, introdusse un'altra moneta. Le luci si accesero con il crepitio solito. Trasse un sospiro di sollievo. « Vede che non sì è rovinato? Provi a giocare una biglia». Ed il titolare lanciò una biglia nel piano di gioco. Appena toccò un contatto del « relais », nell'interno ci fu una scintilla ed avvenne la deflagrazione. Un colpo tremendo che fu sentito per tutto l'isolato: andò in frantumi il vetro, il piano del « flipper » fu rovesciato, si ruppe il cristallo della vetrina. Caddero a terra spinti dalle spostamento d'aria il titolare ed i! rag. Santarelli il quale osservava mentre beveva l'aperitivo. Ad un tavolo erano seduti due altri clienti intenti a discorrere tra di loro, l'uno vicino all'altro. Insieme con le sedie furono rovesciati sul pavimento. Urla di spavento in tanto trambusto. Quando tornò la calma il rag. Santarelli ajvcva il volto coperto da una maschera di sangue. Fu accompagnato al vicino ospedale evangelico in via Berthollet 36 dove venne medicato. Il proprietario si preoccupò di ritirare in un'altra stanza il "flipper" sventrato: intanto la folla accorreva a vedere quel che era successo.

E' un JIG SAW della Williams del 1957.

http://www.ipdb.org/showpic.pl?id=1291&picno=1222

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