La Riparazione del Flipper » Flipper » Forum generale sui flipper


 
Discussione: Mini guida - IL TESTER cos'e' e come si usa

 
Benvenuto, Ospite
Impostazioni Ospite
Discussione Archiviata Questa discussione è stata archiviata - le risposte non sono consentite.



Permlink Risposte: 8 - Pagine: 1 - Ultimo Messaggio: 1-ago-2010 19.13 di ilsognodiunavita
ilsognodiunavita


Messaggi: 18.646
Registrato: 16-03-09
Mini guida - IL TESTER cos'e' e come si usa
Postato: 27-lug-2010 14.18
ilsognodiunavita ha scritto:
sto scrivendolo a parte e poi lo incollo,altrimenti si suddivide in troppi messaggi

Ecco da capo la spiegazioe e l'uso del tester elettronico,i due messaggio prima penserà Web a cancellarli a me non è riuscito.Aggiungerò con altri nuovi messaggio tutti gli altri usi del tester.

bernillo ha scritto

Ciao io proporrei un mini corso di base per imparare i principi di elettronica, rivolto, egoisticamente parlando, a quelli che come me non ci capiscono una mazza.
per cercare di capirci qualcosa è pur vero che basta cercare su internet (come sto in effetti facendo), ma avere tutto sul forum renderebbe la cosa più rapida, diretta e meno dispersiva.
esempio: io mi sono andato a studiare come funziona il multimetro o cosa sono i diodi e come si misurano. i collegamenti in serie e parallelo. ecc....
so per certo che la maggioranza di voi (forse quasi tutti) non avranno certo questi problemi, ma sono anche certo che molte persone che amano i flipper possono non aver mai avuto a che fare con l'elettronica
poi ovviamente in questo forum si lascerebbe la possibilità di fare domande specifiche (forse banali) ma alla base per sistemare al meglio il proprio flipper di casa.
grazie dell'attenzione

Se uniamo il nostro sapere possiamo,parlando del tester,dire quello che questo strumento può fare

Eccoci,vediamo se riusciamo a parlare del più importante strumento di misura e controllo in elettromeccanica e elettronica,è utile in ogni riparazione, anche casalinga, semplice o complessa che sia, è il 33 del medico,dopo di lui si capisce quale è la malattia del tuo apparecchio o perlomeno si sa qualcosa di più circoscritto sul guasto.

http://www.youtube.com/watch?v=73VQbZJvd6c&feature=related

mentre scrivo ascolto questa meravigliosa canzone,sarà anche del secolo scorso, ma che poesie esistevano allora nelle canzoni, ascoltala anche tu.
Continuiamo a parlare del tester,è uno strumento di misura che con un apposito selettore permette i controlli su una grande scelta di componenti elettrici e elettronici,ne esistono due famiglie,il primo di vecchia generazione ma tutt'ora attuale e in vendita,è il tester analogico, a lancetta per capirci, e la nuova generazione che è digitale,non più lancetta ma si leggono direttamente i risultati in modo istantaneo.
Entrambi gli apparecchi sono validi, ma se un principiante dovesse acquistarne uno oggi, io consiglierei di prenderlo digitale per molteplici motivi,il prezzo di entrambi è abbordabile anche per chi lo userà una sola volta nella vita,si va dai 5,00 Euro per un cinese a molte centinaia per un buon ma altrettanto cinese,chissà perchè oggi fanno tutto la,sia la merce buona che quella economica,credo di questo si debbano ringraziare i sindacati,se lo stato italiano li pagasse mandandoli poi a prestare la loro opera ,a nostre spese in cina, la cina non farebbe più concorrenza al mondo nel giro di un anno. La differenza del prezzo tra i due apparecchi non è soltanto per quello che uno fa più dell'altro ma soltanto per la precisione nella misurazione,naturalmente un laboratorio taratura di strumenti non userà mai un cinese da 5,00 Euro dove la precisone è magari un 5% quando deve tarare un altro strumento che ha una tolleranza del 1% , ma per un riparatore generico,il mio è da 5,00 Euro , questo strumento economico è più che sufficiente perchè le nostre misurazioni sono spesso di particolari in cui ci interessa sapere se è interrotto oppure in corto oppure metà buono e metà no,perciò ohm più o meno e volt più o meno ha poca importanza,che misuri 24.00 volt oppure 24.5 volt non pregiudica nulla.
Preferiamo e parliamo per ora solo del tester digitale perchè oggi di largo consumo,si trova più facilmente dell'analogico,e per la sua facilità di uso che ci protegge anche da guasti e bruciature dello stesso strumento se facciamo operazioni sbagliate,metto subito una nota su questo,l'unica misurazione che potrebbe danneggiare lo strumento è una misurazione di tensioni quando lo strumento è posizionato sulla misurazione amperometrica e i puntali sono nei fori amperometrici, i puntali sono i due cavi che si usano per le misurazioni e in molti tester si mettono e tolgono dai fori sullo strumento a seconda di quali misurazioni si stanno effettuando,lasciamo da parte questi puntali mobili e parliamo dei tester da cui escono i fili dei puntali direttamente dal tester, e di quegli strumenti con i puntali mobili ma posizionati nei due fori che fanno tutto escluso la misurazione amperometrica,in seguito quando qualcuno parlerà che il suo ha anche altri fori o ha visto strumenti che hanno molti fori in cui spostare i puntali affronteremo questo problema,per quello che è l'uso elementare tutti i tester si presentano nello stesso modo. Altra prerogativa del tester digitale è la protezione alle misurazioni fatte per errore su tensioni elevate sebbene lo strumento sia posizionato su scale inferiori, le scale nel tester sono il range di misurazione che in quella scelta può fare, ad esempio da 0 a 2 volt da 0 a 20 volt da 0 a 200 volt da 0 a 700 volt, il digitale ti permette anche di sbagliare e misurare 220 volt con lo strumento posizionato a 2 volt, l'analogico magari brucerebbe ,il digitale segnerà 1 come fondo scala come per dirti , salame mettimi al valore giusto, ma non brucia,mentre se misurerai 1 volt con lo strumento posizionato su scala 700 volt leggerai comunque un valore vicino al vero ma non preciso e con più zeri davanti, praticamente le varie scale di misurazione nel digitale scelgono la virgola della misurazione, questo discorso vale per ogni tipo di misurazione che farai con il tuo tester digitale,ricorda che l'unica attenzione lo ripeto, è quando lo strumento è posizionato su amper,in questo caso misurando una tensione avverrebbe un corto circuito all'interno del tester il corto sarà più violento in base a quale tensione misuri per errore,in questo caso qualcosa si fulmina, ma ogni tester è provvisto di almeno un fusibile che in una misurazione errata di questo tipo si brucerà salvando forse lo strumento.
Passiamo a cosa può misurare un tester di normale approvvigionamento,parlo proprio di quelli da 5,00 Euro, per evitare che si possa pensare che questi non facciano tutto quello di cui scriviamo, ripeto cambia la precisione,ma non significa che se misuri 220 volt quello da 5,00 Euro ne misura 250 oppure 200 volt, no quello da poco potrebbe invece di 220 volt misurare 222 oppure 218 volt ma a noi questa differenza non interessa per il nostro controllo,naturalmente se misuri 6 volt l'errore non sarà nell'ordine del volt ma su decimi di volt, ad esempio cinese da poco invece di 6 volt sarà 5,9 volt e in un Fluke ,costa magari 500,00 Euro segna esattamente 6 volt.

In ogni digitale è presente un selettore rotatorio che girando ti permette di scegliere il tipo di misurazione fare,ad esempio resistenze,tensioni alternate,tensioni continue e altro, e sempre girando,fermarti al valore di misura che ritieni più appropriato, ad esempio x1 x10 x20 x200 x700 e cosi via.

Riprendiamo a parlare del tester, abbiamo detto sopra che il tester serve a fare molte misurazioni di valori che ci permettono di capire quando c'è un guasto e trovare dove è ed esattamente e cosa e quale particolare è guasto.
Le misurazioni che normalmente ti è permesso fare con un tester sono le seguenti, la resistenza ohmmica,la misurazione di continuità anche con un cicalino che la evidenzia per poter lavorare senza guardare lo strumento,la misura di tensione alternata o continua,la misura della capacità dei condensatori in microfarad,in alcuni anche la temperatura di un oggetto previa inserimento di un accessorio sonda, la misurazione della corrente in ampere e il controllo dei transistor con un apposito connettore che è sulla facciata dello strumento e a volte anche è a disposizione nel tester di un frequenzimetro chi io non ho mai usato.
Parliamo di questi controlli e iniziamo con la misura della resistenza in ohm e della continuità di un circuito con il cicalino del tester.
Uno dei controlli più ricorrenti in un apparecchio elettrico è la misura della resistenza con lo strumento posizionato su ohm ohmmetro, in questo modo il tester misura la resistenza che il circuito oppone al passaggio della corrente,e ti dice scegliendo la scala più appropriata, quale è il valore della resistenza di un circuito , ad esempio di una bobina del flipper, quando Web ti grida di misurare la resistenza di una bobina per capire se è interrotta o in corto o metà bruciata, vorrebbe che tu mettessi i puntali ai capi della bobina per leggere il valore che ti da lo strumento, ad esempio facendo il confronto tra una bobina nuova e una dubbia, capiresti la differenza del valore delle due e sapresti se difetto c'è. Oppure quando Web sussurra, controlla se i contatti di due lamelle sono chiuse , usando il tester, vorrebbe tu mettessi i puntali ai capi delle lamelle e lo strumento dovrebbe segnare zero se toccano bene oppure un valore bassissimo se sono un poco sporche ma toccano ugualmente,oppure 1 se non toccano e 1 sta per infinito, aperto, la misurazione della continuità ha anche la possibilità di essere sonora, quando con i puntali provi la continuità il tester in presenza di un circuito chiuso, ronza e tu sai che c'è continuità senza distoglierà l'attenzione dal circuito per guardare la lancetta. Il settore del selettore dove si misura la resistenza ha più valori che puoi scegliere posizionando il selettore rotativo sul valore desiderato,se ad esempio vuoi misurare una bobina da flipper di potenza,non dei relè, metterai la scala degli ohm su un valore basso, ad esempio per 1 e segnerà magari 35 ohm, se tu usassi una scala x 10.000 , magari non segna nulla oppure ti da un valore approssimato con molti zeri davanti, puoi usare qualunque scala e variarla in virtù del valore segnato per trovare la scala più appropriata, praticamente tu vari il valore della virgola dei decimali, per farti un esempio se devi pesare un pezzo di 1 kg e usi una bilancia con fondo scala 2 Kg , avrai una misura abbastanza precisa mentre se usi una bilancia con fondo scala 50 Kg , vedrai che segna qualcosa ma non avrai mai una misurazione esatta, la pesa bambini è una scala per misurare le frazioni di etto per la poppata, quella dello spedizioniere misura i quintali e quella dell'armaiolo misura i grani o i decigrammi, il tuo tester usa la stessa logica.
Con il tester posizionato su ohm si possono controllare molte cose e componenti di un circuito elettrico,il controllo più semplice è ad esempio vedere se una lampadina è bruciata oppure no, quante volte abbiamo questo dubbio e non si vede visivamente il filamento se interrotto perché magari il vetro è annerito, mettendo i puntali del tester ai due capi della lampadina si avrà una misurazione, 1 infinito aperto se è fulminata, un certo valore se la lampadina è buona,dico un certo valore perché questo ultimo dipende dalla tensione per cui è stata fabbricata la lampadina oppure dalla potenza in watt che ha la lampadina, tensioni elevate,tipo 220 volt e basse potenze hanno resistenze più alte,tensioni più basse e alte potenze hanno resistenza del filamento segnata sul tester più basse, e sul vostro tester digitale si leggerà istantaneamente il valore esatto della misurazione,quando ho detto inizialmente che il digitale ha un uso più semplice dell?analogico mi riferivo alla velocità di capire il valore letto,digitale è immediato e semplice,quello che leggi è il risultato della lettura,nel tester analogico questa lettura è più complessa in quanto l?ago dello strumento,in ogni misurazione,si sposta in un certo punto della scala dello strumento,ma non vedi inequivocabile e immediato il valore di lettura del valore misurato perché questo dipende da quale scala range hai usato,e nel quadrante dello strumento a lancetta ci sono molte scale di riferimento e sta all?operatore individuare e capire quella che interessa questa lettura che stai facendo,perciò la lettura è più complicata pur semplice che sia.
Chissà quante volte avete il dubbio che un fusibile possa non essere più buono, ebbene con il tester posizionato su ohm potete controllare toccando i due terminali del fusibile se c?è continuità oppure no ed è fulminato oppure interrotto magari in un punto dove i due cappellotti in rame che a occhio non si vedeva, segnerà 1 aperto infinito se bruciato e zero o quasi se buono.
Quante volte avete sentito un fusibile nel vostro flipper che toccandolo con le dita è caldo tanto da bruciarvi le dita,ebbene se usate il tester posizionato su tensione,continua o alternata a seconda di cosa state misurando, e posizionate i due puntali sul portafusibile,leggete sul tester quanti volt di tensione si perdono nel fusibile,e più scalda più se ne perdono, il calore è derivato dalla caduta di tensione che c?è nel contatto delle pinze portafusibile,se misurate il circuito a 6 volt di un fusibile che scalda,vi accorgerete che ai capi del fusibile ,dovrebbe esserci zero volt, troverete misurato magari 1 volt invece di zero,questo volt è quello che fa riscaldare il portafusibile/fusibile e naturalmente il circuito lampadine non accenderanno più con luce viva perché saranno alimentati a 5 volt invece di 6 volt, 1 volt lo abbatte il falso contatto portafusibile,il tester vi fa capire anche questo.
Chissà quanti di voi si sono ritrovati un diodo in mano, il diodo per chi non lo conosce pur avendolo sentito nominare è un componente elettronico passivo,non frocio,non c?entra,ma esistono componenti attivi e passivi, poi ne parleremo, che fa passare la corrente in un solo senso, è un raddrizzatore di tensione,fisicamente tipo una grossa pulce di gatto di colore nero,un cilindretto più o meno grosso a seconda degli amper per cui è stato fabbricato,oppure piccolo e trasparente giallognolo se del tipo di bassissima potenza,questi ultimi li trovate nelle schede elettroniche e sono usati per non far tornare indietro disturbi o segnali, con due reofori ai lati,i reofori sono due fili di rame rigido stagnato che si usano per saldare il diodo al circuito,a un lato di questo cilindretto nero vi è una riga bianca per tutta la circonferenza che indica la polarità del diodo, si perché ha una sua polarità, se tu applichi una tensione a un circuito in cui è presente un diodo in serie ,la tensione se alternata si raddrizza in una semionda,dentro un comune ponte raddrizzatore si trovano quattro diodi opportunamente collegati tra loro,poi parleremo di questa caratteristica dei diodi,e se invece tu applichi una tensione continua puoi avere due risultati, o passa la tensione regolarmente oppure se sbagli la polarità della tensione applicata al circuito, il circuito stesso non è alimentato perché il diodo non fa passare la corrente,questa caratteristica fa usare i diodi a protezione dei circuiti contro l?inversione di polarità dell?alimentazione, se tu alimenti un dispositivo a corrente continua sbagliando e invertendo la polarità dell?alimentazione, praticamente bruceresti tutto ma se metti in serie al circuito un diodo, questo accetta di far passare la corrente solo se giusta altrimenti non passa.
Non passa, e questo non passa è la sua caratteristica e viene sfruttata anche per controllare se il diodo è buono o fulminato oppure bruciato, il fulminato e bruciato che nel fusibile è la stessa cosa, non lo è nel caso del controllo dei diodi.
Abbiamo detto sopra che il diodo,tutti senza eccezione, o meglio una eccezione c?è ma la accenno soltanto,esiste anche un diodo molto strano che si chiama diodo ZENER che ha altri usi e ne riparleremo,strano non nella forma ma nelle sue caratteristiche di comportamento.
Torniamo alla caratteristica che ha il diodo di far passare la corrente in una sola direzione, in un solo senso,quando tu devi controllare se un diodo è buono sfrutterai questa caratteristica usando il tester,disponi il tester su la misura ohm per 1 ,ad esempio, ma si mette sempre sul valore di scala del tester minore,e con i puntali tocchi i due reofori del diodo,se il diodo è buono e perfettamente sano, leggerai sullo strumento il valore 1 infinito aperto e se inverti i puntali del tester sui reofori del diodo leggerai un valore molto basso, in teoria Vorresti leggere zero, visto ho detto la corrente passa in un solo senso ma non è esattamente così perché il diodo misurato da una verso segna valore infinito al passaggio della corrente e dall?altro non zero ma un piccolo valore resistivo, questo valore fa perdere una piccola tensione in caduta quando il diodo è presente nel circuito, il valore perso è circa 0.7 volt,questo uso particolare del diodo è in ogni apparecchiatura alimentata a corrente continua proprio a protezione dell?inversione di polarità nell?alimentazione.
Ricapitoliamo ,tu puoi avere tre tipi di lettura facendo la prova di misura in un diodo invertendo i puntali sui reofori.
1) misuri il diodo e il tester segna 1 , inverti i puntali ai reofori e il tester segna un valore basso vicino allo zero, questa misurazione conferma che il diodo è buono
2) misuri il diodo e il tester segna 1 , inverti i puntali ai reofori e il tester segna ancora 1 , il tester è fulminato,la giunzione interna è interrotta per una eccessiva corrente ,è da buttare,il circuito a cui era applicato questo diodo è spento perché non più alimentato dall?interruzione del diodo
3) misuri il diodo e il tester segna 0 , inverti i puntali ai reofori del diodo e il tester segna ancora 0 il diodo è in corto circuito, non interrotto ma in corto, ha perso la caratteristica di raddrizzare come semiconduttore la corrente ed è come un ponte di filo, è da buttare, una bruciatura di questo tipo del diodo potrebbe danneggiare tutto il circuito elettronico perché potrebbe far passare solo corrente alternata.
Da questo si vede quanti usi diversificati ha il tester, fino qua abbiamo parlato solo della scala ohmica,quella che misura le resistenze, se ad esempio hai una resistenza elettrica di quelle usate in elettronica,sai quei cilindretti piccoli con i due reofori ai lati , vedrai che il cilindro non è di colore unico e omogeneo, ma ha nella circonferenza pitturati degli anellini di circonferenza,troverai quattro o cinque anellini di vari colori, chi sa leggerli o si aiuta con una tabella di comparazione colori, questi anellini danno il valore della resistenza in ohm, solitamente ci sono tre cerchietti di vari colori, ogni colore ha un valore diverso questi tre colori indicano unità-decine-e centinaia o quanti zeri mettere nel conteggio,poi vi è il quarto anello, questo può essere di due colori soltanto, indicano la precisione del valore, la tolleranza di errore del valore, è può essere color argento o colore oro a seconda della bontà della resistenza, poi queste resistenze assiali possono avere diverse dimensioni a seconda della potenza nominale un/quarto di watt , mezzo watt , un watt ,se non sai leggere i colori o non trovi la tabella da confrontarli, potrai sempre ricorrere all?aiuto del tuo tester, posizioni il tester su ohm e tocchi i puntali sui reofori della resistenza, appare il valore sul quadrante direttamente in ohm, se le virgole sono sbagliate sposterai il selettore range valori su quello più appropriato, sapendo che qualunque errore tu farai non brucerai nulla perché al massimo il tuo tester non legge nulla.
Quando un tester analogico è posizionato su ohm e per errore misuravi il 220 volt ,quasi sicuramente bruciavi lo strumento e non funzionava più su quella scala di misurazione, con il digitale,come detto all?inizio, se fai errori di questo genere,non sono distruttivi ma soltanto leggi 1 o nulla, tutti i tecnici hanno bruciato decine di tester,bastava eri in un bar con la testa dentro il flipper a controllare qualcosa e una ragazza al tavolo accanto accavallava le gambe, ed ecco bruciato il tester,misuravi e mica pensavi in quale scala ti trovavi in quel momento.
Mille sono gli usi che potrai fare con il tester posizionato su ohm nel tuo flipper, falsi contatti nei connettori,trefoli di masse lampadine magari interrotti dal chiodo a graffetta che lo tiene attaccato al legno, misurazione dei valori delle bobine sia di potenza che dei relè quando hanno la carta mancante o annerita e non si distingue il numero,misuri la resistenza e misurandone un?altra trovi quella che ha quel valore, lamelle e contatti che sembrano chiusi ma con toccano bene, il tester è lo stetoscopio del medico e tutti devono averne uno assieme al cacciavite e le pinze ,imparare a usarlo e semplicissimo e solo quando lo hai tra le mani cominci a capire la sua semplicità,poi 5,00 Euro sono il costo di un pacchetto di sigarette, e quelle ti fanno pure male.
Ora passiamo alla misurazione delle tensioni ma lo facciamo in altro messaggio in modo da avere un messaggio per ogni tipo di misurazione di cui stiamo parlando.
L?ideale sarebbe che chi desidera qualche spiegazione o chiede qualcosa,possa farlo senza impasticciare il messaggio originale iniziale dove volta volta aggiungo altre spiegazioni di questo prezioso strumento e dove aggiungerò le risposte date a chi chiede qualcosa se sono di interesse pubblico, ma a questo penserà Web organizzando dove e come fare tecnicamente.

Il messaggio è stato modificato da: webmaster

ilsognodiunavita


Messaggi: 18.646
Registrato: 16-03-09
Re: Mini guida - IL TESTER cos'e' e come si usa
Postato: 28-lug-2010 13.06   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
MISURAZIONE TENSIONI ALTERNATE CON L'USO DEL TESTER DIGITALE

Parliamo ora della misura di tensione che è possibile fare con il tester,digitale nel nostro caso,l'unità di misura della tensione è il Volt.
La corrente elettrica si divide in più famiglie, passando dalla corrente continua alle correnti alternate,uso il plurale per questa ultima perché, mentre la corrente continua è continua e basta,sia che la eroghi un accumulatore , una dinamo o un alimentatore, le correnti alternate possono avere forme d'onda dell'alternanza differenti tra loro a seconda da quale fonte sono generate.
Solitamente quando nominiamo la corrente alternata ci riferiamo a quella della rete elettrica Enel a 220 Volt, oppure a tutti quei valori che escono da trasformatori che provvedono ad abbassare la tensione di rete per essere adattata ai vari utilizzatori all'interno delle apparecchiature più svariate.
Quando prima ho nominato più famiglie di corrente alternata, mi riferivo a tensioni e corrente generata da altre apparecchiature tipo gruppi di continuità che generano un valore di tensione misurabile a 220 volt come quella della rete elettrica ma con forme d'onda differente che può andare dall'onda quadra all'onda sinusoidale più o meno perfetta a seconda della bontà e del costo di questi gruppi di continuità paragonabili a generatori di tensione che generalmente vengono usati dove occorre la sicurezza di una costante alimentazione,ma a noi ,ora, interessa soltanto,capita la caratteristica della corrente alternata,come questi valori possono essere misurati con un comunissimo tester digitale.
Torniamo al selettore rotatorio che è presente sul nostro tester digitale,nel messaggio precedente lo abbiamo posizionato sul settore ohm ,segno della lettera Omega ,per misurare valori resistivi, ora ruotiamo il selettore sul settore dove è indicato Volt alternati che solitamente sono indicati da una V seguita dal segno infinito, una S orizzontale ,il disegno dell'onda sinusoidale che non so riprodurre sul pc.
Anche nel settore della misurazione della tensione alternata si hanno più posizioni selezionabili che corrispondono al valore di tensione delle varie scelte del fondo scala desiderato, magari trovi 20 V 500V 700V o quello che il tuo strumento riporterà, se sapete il valore che dovete misurare posizionate il selettore sul valore immediatamente superiore al misurabile e toccando con i puntali del tester i punti da misurare vi apparirà il valore esatto già leggibile sul quadrante del tester.
Il tester in questo caso è un perfetto voltmetro,strumento adatto a misurare le differenze di potenziale misurate appunto in Volt. Il verso dei puntali del tester che sono colore Rosso e altro Nero, non ha importanza,tu tocchi i punti e il tester segna il valore esatto del voltaggio in quel punto,se il selettore range tensione è posizionato male,ad esempio a 2 volt e tu misuri 220 volt, nulla accade e non bruci lo strumento digitale ma soltanto leggerai il valore 1 come riferimento fondo scala errato, puoi girare il selettore sul valore giusto anche con i puntali collegati che non sciupi nulla, si con i puntali collegati perché è possibile mettere sui puntali classici del tester un accessorio che invece della punta del puntale, ha due pinzette isolate con i punti di presa miniaturizzati che ti permettono di attaccare i puntali ai punti da misurare e avere entrambe le mani libere di fare tutte le prove che vuoi mentre guardi il quadrante del tuo tester, è un accessorio molto utile e di poco prezzo.
Le misurazioni della tensione nelle riparazioni del flipper sono utili e molto importanti,in caso di alcuni guasti il tester è addirittura indispensabile,pensa ho dovuto controllare su google quante " d " ha questo vocabolo, che asino sono.
Prendiamo ad esempio un flipper che collegato alla presa elettrica e acceso con il suo interruttore non accende nulla, la cosa più semplice è prendere il tester,posizionare il selettore scelte su volt alternati e sul valore subito superiore a 220 volt, toccate con i puntali l'ingresso del trasformatore di alimentazione del flipper e leggere, segna 220 volt, bene il flipper è alimentato e cercheremo il guasto all'interno del cablaggio del flipper, non segna nessun valore? La tensione non arriva al trasformatore, sempre con il tester misureremo se arriva al fusibile generale e se buono, se arriva all'interruttore del flipper e se buono, se il cavo di alimentazione porta corrente o no e magari finisce che è staccato un filo del cavo alla spina del cavo, tutto questo ha portato via qualche minuto ma senza l'uso del tester non riuscivi a trovare forse neppure il guasto se non a tentativi e magari provocando qualche corto circuito per errore.
Non si accende il flipper pur misurando 220 Volt al primario del trasformatore? Bene, cominci a misurare con il solito tester su volt alternati le uscite del trasformatore, anche sulla stessa scala di prima , lo strumento ti farà leggere quello che misura,poi a te correggerla se vi sono scelte di fondo scala più appropriate,e se le uscite sono buone perché danno le tensioni che ti aspettavi , cominci a misurare le tensioni ai fusibili, se invece mancano tensioni in alcuni punti del flipper, potrai misurando i vari punti, avvicinarti sempre di più al guasto che troverai quando il tester non segna più nulla e poco prima segnava il valore giusto,li troverai una interruzione o un falso contatto.
Dire cosa puoi fare o non fare nelle misurazioni è superfluo, fai tutto quello che ti passa per al testa e che secondo te dovrebbe essere in quel punto che controlli,nulla sciupi e nulla può accadere, e intanto impari ad usarlo, certo chi sa usare lo strumento fa due misure e subito individua il problema, ma l'hobbista non ha fretta, ha piacere di provare ogni cosa anche se inutile.
Praticamente parlare di come si usa il tester per misurare le tensioni non prende molte parole perché una volta capito come devi posizionare il selettore puoi poi fare tutto quello che vuoi, è semplice come usare il termometro nel misurarti la febbre, non puoi sbagliare o forse si se pensando al tuo gatto vorresti in quell'attimo essere un gatto.
Quante volte hai trovato nel piano o testata del flipper qualche lampadina che fanno meno luce delle altre, potrebbe essere la lampadina che comincia a dare i numeri e fa meno luce e va cambiata , oppure il portalampade ossidato e vecchio che non fa passare tutta la tensione,oppure arriva la tensione più bassa da una lamella che tocca male e ossidata,ecco che metti i puntali sul trefolo della massa lampadine e l'altro puntale sul chiodo mobile del portalampada che tocca il centro della lampadina e se segna i 5 o 6 volt giusti che deve avere ,sarà la lampadina difettosa mentre se segna meno di 5 volt sarà il portalampade che è ossidato in uno dei punti di serraggio dello stesso portalampada, una bobina del flipper respinge poco,controllerai posizionando i puntali del tester sui terminali della bobina,magari usando l'accessorio a pinzetta di prima, per controllare se arrivano i 24 volt dovuti oppure ne arrivano meno, e capirai se il guasto e nella bobina e suo apparato comandato oppure nei contatti che comandano la bobina stessa magari tutti bruciacchiati che non fanno passate tutta la corrente in quell'istante,non si accende qualche lampadina del piano gioco o della testata comandate da qualche selettore o da gruppi lamelle, misuri la tensione sia presente sul dispositivo di partenze e con il colore del filo lo cerchi al connettore che scende al piano o sale alla testata misurando se è sul maschio e magari non nella femmina o viceversa, capirai se è colpa di un falso contatto del connettore stesso e provvedi a pulirlo.
Mille sono gli esempi che si possono fare ma sarebbero inutili perché il ragionamento anche nell'inesperto porta a farli e caso a caso ciascuno arriva da solo a fare queste prove che ripeto non sono distruttive neppure commettendo errori,impiegherai più tempo dell'esperto ma alla fine riesci.
Ricapitolando il tutto per chi leggendo questa pappardella non ricorda più l'inizio, la misurazione della tensione di un qualunque circuito elettrico con l'uso di un tester si esegue posizionando il selettore scelte del tester su volt alternati V seguito dalla S orizzontale,simbolo dell'onda sinusoidale infinito,lo strumento in questo modo è un Voltmetro e toccando con i puntali i due punti di un circuito elettrico in cui vi è tensione si visualizza la lettura del valore presente,ricordo abbiamo parlato della misurazione in corrente alternata.
ilsognodiunavita


Messaggi: 18.646
Registrato: 16-03-09
Re: Mini guida - IL TESTER cos'e' e come si usa
Postato: 28-lug-2010 17.08   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
MISURAZIONE TENSIONI CONTINUE CON L'USO DEL TESTER DIGITALE

Parliamo ora di una altra misurazione che il nostro strumento portatile può fare,sempre la misurazione della tensione, ma questa volta delle tensioni continue,di quelle tensioni erogate da batterie, alimentatori o dinamo,questi sono i dispositivi che mettono a disposizione questo tipo di corrente che è alla base di ogni circuito elettronico, negli apparecchi portatili è generata da accumulatori e nelle macchine non portatili la stessa è prodotta da alimentatori che provvedono a trasformare la corrente alternata della rete 220 Volt Enel alla tensione o tensioni desiderate e in corrente continua.Come anche per la corrente alternata, di cui abbiamo parlato nel precedente articolo, anche per la corrente continua l?unità di misura è il Volt, il simbolo della tensione continua,che si trova anche sul tuo tester, è V= se ricordi nell?altro articolo la V era seguita dalla S orizzontale, qua la V è seguita dal segno = che indica continua.
Spieghiamo ora quale procedimento viene usato per trasformare la tensione 220 Volt alternata di rete in una o più tensioni anche di valori differenti e continua,ovvero utilizzabili in elettronica. L?elettronica usa componenti attivi e passivi che hanno anche una polarità + e - e questi componenti se alimentati in corrente alternata si fulminano quasi all?istante, vogliono perciò alimentati con l?appropriata corrente continua, alla tensione giusta e la stessa tensione deve essere perfettamente filtrata per eliminare ogni residuo di alternanza che vorrebbe passare da questi apparati raddrizzatori, e stabilizzata per non avere sbalzi o variazioni non volute.
Ogni apparecchiatura elettronica, anche il flipper elettronico fa parte di questa categoria, ha al suo interno un appropriato alimentatore che provvede a fornire le tensioni desiderate sia alternate che continue a tutta la macchina.Per le tensioni alternate provvederà il trasformatore di alimentazione che in base ai suoi secondari darà le tensioni volute semplicemente trasformandole e fornendole ai circuiti senza passare da nessun dispositivo se non i fusibili, mentre per le tensioni continue vi sono appositi circuiti che, presa la tensione alternata da uno o più secondari del trasformatore di alimentazione o trasformatori separati, provvedono a lavorarla per renderla perfettamente continua,filtrata e stabilizzata come fosse fornita da una batteria.
Per fare un alimentatore che eroghi corrente continua servono pochi componenti, parlando del semplice principio di funzionamento,il circuito di per se è molto semplice,poi l?industria crea alimentatori molto sofisticati che sono però sempre l?elaborazione del principio di funzionamento che cercherò di descrivere,addirittura esistono integrati con contenitore metallico che sono nati già per stabilizzare le tensioni in uscita,queti si chiamano alimentatori lineari,perchè esistono altri tipi.
Partiamo dall?uscita secondaria di un trasformatore , si collega ai due fili dell?uscita alternata l?ingresso di un ponte raddrizzatore,per chi non lo conosce questo componente è un cubetto più o meno grande a seconda della potenza,solitamente nero,mi sono chiesto molte volte perché sono tutti neri e solo ora mi viene pensato che è nero forse perché scaldando anche molto,si bruciacchierebbe e annerendo ingannerebbe sul bruciato oppure no,me lo dico da solo perché non ho altra spiegazione,va da 1 amper a molte decine di amper,l?amper è l?unità di misura della corrente elettrica,quella che circola in un circuito elettrico, e anche questa si può misurare con il tester ma ne parleremo poi. Il ponte raddrizzatore ha quattro reofori di rame a due dei quali si collegano l?uscita secondaria del trasformatore e dai due rimanenti si preleva la corrente continua.I ponti raddrizzatori possono anche riscaldare molto in base alla potenza che passa nel ponte e vanno muniti di una piastra di raffreddamento con molte alette per aumentarne la superficie raffreddante e sono neri con trattamento anodizzato per evitare che nel tempo si ossidino e non raffreddino più bene, per aumentare lo scambio di calore tra il raffreddatore e il ponte stesso, si mette sul ponte una pasta conduttrice e poi si avvita al raffreddatore, la pasta che conduce calore evita che il ponte tocchi soltanto in qualche punto surriscaldando, la pasta crea una superfice perfettamente aderente al raffreddatore,,Continuiamo, CC si legge spesso, non è "conto corrente" ma corrente continua, la tensione che esce da questo circuito è gia corrente continua ma sporca di alternata e sue armonice che disturberebbero i circuiti elettronici, ad esempio un amplificatore se alimentato da questa tensione sporca ronzerebbe, questa tensione prima di utilizzarla viene fatta passare da grossi condensatori elettrolitici, 5 o 10.000 microfarad,vi ricordo che in natura non esiste un condensatore da 1 Farad, forse sarebbe enorme e non capisco perché sono partiti da una unità di misura non esistente, sarebbe come se per il vino invece di dire una bottiglia o 0,750 litri, dare come misurazione base? UNA BOTTE ? e poi scrivere nelle bottiglie un/milionesimo di botte oppure nella magnum,non la pistola ma la bottiglia, due/milionesimi di botte, comunque lo avrà voluto il Sign. Farad se così si chiamava.,altri componenti sono collegati a questo circuito raddrizzatore per rendere la tensione in uscita il più possibile stabile e lineare,se controllata con un oscilloscopio,dell?oscilloscopio ne parleremo poi,si vedrebbe nel monitor dello strumento il disegno di una riga retta,perfettamente dritta e liscia se la tensione è ben filtrata e tremolante se non perfettamente filtrata,più o meno tremolante a seconda delle spurie di alternata presenti,cosa sono le spurie non ve lo dico, però le spurie del vino si, sono i fondi.
Dell?alimentatore ne riparleremo in un argomento apposito e a parte in quanto di principi di funzionamento degli alimentatori ce ne sono molti tipi ,dall?alimentatore lineare di cui abbiamo parlato fino ad arrivare agli alimentatori Swicing che oggi perfetti, hanno ridotto peso costi e dimensioni,trovi un alimentatore Swicing che eroga 12 volt cc e 1 amper e pesa 10 grammi o quasi , costa 2 Euro, ne ho comprati 10 alla fiera dell?elettronica per avere i 12 volt con attacco accendisigari dalla presa 220 volt di casa, tre su dieci sono esplosi appena infilati nella presa, ma non capisco 2 Euro compreso guadagno di chi vende, iva , trasporti dalla cina e altro,sul come fanno a farli i cinesi ho già scritto in altro messaggio, cercatelo..

Passiamo al nostro tester posizionato per la misurazione della CC , posizioniamo il selettore scelta misurazioni su V= o CC a seconda del simbolo che avete sul vostro tester digitale,ripeto ogni volta il digitale perché su quello analogico la lettura non è diretta e immediata come dico in questo scritto e perciò vi porterei fuori strada.
Ogni cosa detta prima riguardo alla misurazione della tensione alternata vale anche per la misurazione della tensione in corrente continua,l?unica variabile in questo caso sono i puntali del tester che come detto in precedenza sono uno rosso e l?altro nero e se nella misurazione in corrente alternata non avevano importanza durante la misurazione, in questo caso specifico nella corrente continua hanno la loro importanza, il puntale nero corrisponde al meno del tester mentre il puntale rosso corrisponde al più dello strumento,questo significa che se desidero misurare la tensione in due punti di un circuito a corrente continua devo posizionare il puntale nero al - meno del circuito e il rosso al + più del circuito, in questo modo il tester segna il valore esatto di lettura,se inverto i puntali non provoco alcun danno ne al circuito ne al tester,soltanto la lettura sarà preceduta dal segno - meno che mi avvisa dell?inversione , ma il valore letto è ugualmente quello reale,in caso di misurazione con un tester analogico la lancetta tende a spostarsi indietro a sinistra dietro lo zero del fondo scala ma anche in questo caso non si brucia nulla.E? importante invece rispettare i colori dei puntali quando in presenza di un circuito si vuole individuare il positivo e il negativo del circuito in esame, metti i puntali e leggi, se appare la lettura senza in segno ? meno davanti , il puntale nero corrisponde al - meno del circuito e il + più del circuito al puntale rosso, anche in questo caso se il tester è posizionato su una scala piccola e misuri una valore più grande, apparirà al posto della lettura 1 uno fondo scala che ti ricorda di scegliere la scala giusta con il selettore rotante.
Se esegui la misurazione di una tensione alternata con il tester posizionato su corrente continua oppure la misurazione di una corrente continua con il tester posizionato su corrente alternata non bruci nulla ma soltanto i valori di lettura se appaiono non sono veritieri e forse non restano fermi su un valore definito ma variano continuamente, questo dipende da tester a tester.
Tutto quello che valeva per la misurazione della tensione alternata è regola anche per la corrente continua con le eccezioni riportate poco fa.
In qualche tester c?è anche una posizione per misurare la corrente continua,non ricordo averla vista nella corrente alternata sul tester, non in volt ma in millivolt , un/millesimo di volt, è vero che sembra un valore molto basso e insignificante ma quando è riferito ai transistor o altri circuiti attivi potrebbe avere la sua importanza,ma qua si entra nella finezza di certe riparazioni di schede elettroniche a cui il principiante non potrà mai sperare.
Comprate un digitale da tre soldi e cominciate a divertirvi,e se mettete l?accessorio per la misurazione della temperatura come Web ha usato per controllare la temperatura del trasformatore di un suo flipper che bolliva, ricordatevi che siete persone e non gatti,che non vi venga la voglia di misurarvi la febbre.
ilsognodiunavita


Messaggi: 18.646
Registrato: 16-03-09
Re: Mini guida - IL TESTER cos'e' e come si usa
Postato: 28-lug-2010 18.04   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
MISURAZIONE DELLA CORRENTE AMPER CON IL TESTER DIGITALE SOLO IN CORRENTE CONTINUA CC

Abbiamo nominato in precedenza la parola corrente e amper, l?amper è l?unità di misura della corrente elettrica che circola in un qualsiasi circuito elettrico quando a questo circuito sotto tensione è applicato un carico, può essere di qualche micro/amper un/milionesimo di amper fino a valori molto alti.Il tuo tester misura valori non molto elevati, ma solitamente piccoli,per valori più grandi devi usare lo strumento specifico chiamato amperometro, troverai nel selettore rotativo del tester valori che partono da 100 microamper ,milionesimi di amper , fino a valori di 200 milliamper ,millesimi di amper, e forse anche di 1 uno amper,.I puntali del tester per queste misure di amperaggio basse sono negli stessi fori dove fino ora abbiamo fatto le misure di resistenza e di tensione.
Vedrai anche che dove sono inseriti i puntali nel tester trovi anche un foro vuoto dove puoi inserire il puntale rosso e in questo foro c?è scritto 10 A dieci amper, posizionando il puntale rosso in questo foro il tester può misurare correnti fino a 10 amper, naturalmente facendo queste misure di corrente molto elevate,la misure stessa deve essere veloce e per breve tempo in quanto quel foro da 10 A inserisce nel circuito all?interno del tester un a resistenza calibrata chiamata SHUNT che è in parallelo alla misurazione e in questo Shunt per tutto il tempo della misurazione passano magari i 10 amper del tuo circuito, se insisti arroventi lo strumento bruciandolo o speriamo bruci prima il fusibile il fusibile interno di protezione,poco tempo significa qualche secondo non qualche minuto.
Il tuo tester è nato sicuramente per misurare la corrente amper nella sola corrente continua, non misura correnti amper in corrente alternata, per fare queste misurazioni si usano altri strumenti specifici chiamati amperometri o anche pinze amperometriche che in molti tester sono fissate al tester tesso,con sette Euro ho comprato anche un tester cinese con la pinza amperometrica che fa parte del tester stesso, con questa misuri quello che vuoi ,in alternata soltanto perché è una sorta di trasformatore anomalo,e puoi fare misurazioni soltanto in corrente alternata e non in corrente continua, la pinza amperometrica sfrutta il principiò inuttivo magnetico del trasformatore,partendo dal primario che è il tuo cavo da misurare come fosse una sola spira che irradia il magnetismo bassissimo di valore e viene indotto nella pinza dove passa dentro, poi all?interno del tester c?è un trasformatore che amplifica quella tensione bassissima di una sola spira in un valore grande che è segnato nel quadrante del tester tarato in amper.
Vi chiederete del perché il tester che nella tensione misura sia la continua che l?alternata, nella misurazione della corrente amper non esegue la misurazione in corrente alternata, non ci avevo mai pensato dando la cosa per scontata , ma ora mentre scrivo ho pensato che forse c?è una ragione e che sia l?unica ragione sul perché non hanno contemplato la misurazione degli amper in un circuito in corrente alternata, mi sono dato questa semplice spiegazione:
Poco fa vi ho scritto che se tu misuri correnti di un valore superiore a qualche centinaio di milliamper,ricordo 200 milliamper è una misura un/quinto di amper, il tester si surriscalda e brucia in poco tempo, ora mentre nei circuiti elettronici circolano correnti basse, e sono in corrente continua, i 10 A lo danno per eccezione e tempo brevissimo, se andiamo nei circuiti a corrente alternata gli amper sono all?ordine del giorno nelle misurazioni e i milliamper neppure vengono considerati, ecco che un tester che misurasse amper in corrente alternata sarebbe destinato a durare poco, questa è soltanto una mia spiegazione, non so se sia la vera o no,ma sta di fatto che amper in alternata nel tester non esiste se non usando la pinza amperometrica che alcuni tester hanno.
Ho scritto tanto ma non vi ho ancora detto con quale procedimento si esegue la misura degli amper in un circuito usando il tester.
Ricordate che per misurare la tensione in un circuito elettrico si posizionano i puntali sulle due fasi del circuito? Praticamente è una misurazione fatta in parallelo al circuito, ebbene per misurare la corrente in amper , al contrario della misurazione della tensione, la misurazione della corrente va fatta con il tester in serie al circuito da analizzare, ovvero devi interrompere il tuo circuito in un punto dove vuoi controllare e in questo modo il circuito è interrotto aperto e non funziona più non passando corrente, posizionerai i due puntali del tester regolato su amper per ristabilire la chiusura del circuito che hai aperto tu in precedenza, tutta la corrente del circuito attraversa il tester e leggi il valore esatto in amper nel quadrante dello strumento,in base al valore letto regoli il range misurazione con il selettore rotante, se chiudendo il circuito con i puntali del tester sbagli polarità appare il solito segno - meno nel tester e tu inverti i puntali, comunque il valore letto nei due casi è veritiero,nel dubbio della corrente da misurare si posiziona il selettore del tester sempre nel valore più elevato e si scende fino al valore del fondo scala dello strumento che interessa a noi.

DIVERTITEVI
ilsognodiunavita


Messaggi: 18.646
Registrato: 16-03-09
Re: Mini guida - IL TESTER cos'e' e come si usa
Postato: 28-lug-2010 18.14   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
MISURAZIONE DELLA CAPACITA? IN MICROFARAD DEI CONDENSATORI

In alcuni tester,non importa se costosi o meno,c?è la possibilità di misurare la capacità dei condensatori, nel tester sono presenti due fessure con contatto a molla, del tipo che inserisci un reoforo e queste due molle a lamina lo tengono un poco stretto,.
Posizioni il solito selettore rotativo su microfarad e inserisci i reofori nelle due fessure, leggi direttamente il valore in microfarad del condensatore analizzato.
Lo avrò usato in tutta la vita 10 volte ma se occorre c?è.
ilsognodiunavita


Messaggi: 18.646
Registrato: 16-03-09
Re: Mini guida - IL TESTER cos'e' e come si usa
Postato: 28-lug-2010 18.21   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
Credo quello che c'era da dire sul tester sia stato detto, chissà quante me ne sono sfuggite ma scrivere tra una telefonata e l'altra e ricordarsi quello che è stato scritto ,non è facile,almeno per me che non ho memoria, o forse avrei dovuto mettere un tester a fianco del pc e vederlo mentre scrivevo ma non ci ho pensato,ormai è fatta.
Ora se qualcuno ha domande da fare o parlare di qualcosa che ho dimenticato può proporre discussioni e cose che gli interessa sapere per come fare misurazioni a lui interessanti e così tutti gli amici possono almeno intervenire e dire la loro consigliandoci a vicenda,ma credo per fare questo Web debba prima organizzare il tutto affinchè non si pasticcino questi messaggi scritti ma si discuta in altro posto, Web a te e guidaci.
webmaster


Messaggi: 13.519
Registrato: 23-08-07
Re: Mini guida - IL TESTER cos'e' e come si usa
Postato: 29-lug-2010 18.04   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
Che dire? Meglio di così non si potrebbe spiegare.
Complimenti Giuliano per le tue ottime doti di docente, avresti dovuto fare il prof :-)
E grazie a nome di tutti per le utilissime informazioni, come anche tu hai scritto il tester è lo strumento base, quello indispensabile per chiunque si appresti a cercare
un guasto in un flipper o qualsiasi altra apparecchiatura - se non lo avete, adesso sapete che dovete comprarlo, e con la guida di Giuliano non ci sono scuse....
avanti, marsch!!!!
ilsognodiunavita


Messaggi: 18.646
Registrato: 16-03-09
Re: Mini guida - IL TESTER cos'e' e come si usa
Postato: 29-lug-2010 18.09   in risposta a: webmaster in risposta a: webmaster
webmaster ha scritto:
Che dire? Meglio di così non si potrebbe spiegare.
Complimenti Giuliano per le tue ottime doti di docente, avresti dovuto fare il prof :-)
E grazie a nome di tutti per le utilissime informazioni, come anche tu hai scritto il tester è lo strumento base, quello indispensabile per chiunque si appresti a cercare
un guasto in un flipper o qualsiasi altra apparecchiatura - se non lo avete, adesso sapete che dovete comprarlo, e con la guida di Giuliano non ci sono scuse....
avanti, marsch!!!!
vediamo se qualcuno ha qualcoda da chiedere almeno ci divertiamo a discutere, e speriamo non predano sul serio la misurazione della temperatura con l'allusione ai gatti
ilsognodiunavita


Messaggi: 18.646
Registrato: 16-03-09
Re: Mini guida - IL TESTER cos'e' e come si usa
Postato: 30-lug-2010 15.39   in risposta a: ilsognodiunavita in risposta a: ilsognodiunavita
ilsognodiunavita ha scritto:
MISURAZIONE DELLA CORRENTE AMPER CON IL TESTER DIGITALE SOLO IN CORRENTE CONTINUA CC

Abbiamo nominato in precedenza la parola corrente e amper, l?amper è l?unità di misura della corrente elettrica che circola in un qualsiasi circuito elettrico quando a questo circuito sotto tensione è applicato un carico, può essere di qualche micro/amper un/milionesimo di amper fino a valori molto alti.Il tuo tester misura valori non molto elevati, ma solitamente piccoli,per valori più grandi devi usare lo strumento specifico chiamato amperometro, troverai nel selettore rotativo del tester valori che partono da 100 microamper ,milionesimi di amper , fino a valori di 200 milliamper ,millesimi di amper, e forse anche di 1 uno amper,.I puntali del tester per queste misure di amperaggio basse sono negli stessi fori dove fino ora abbiamo fatto le misure di resistenza e di tensione.
Vedrai anche che dove sono inseriti i puntali nel tester trovi anche un foro vuoto dove puoi inserire il puntale rosso e in questo foro c?è scritto 10 A dieci amper, posizionando il puntale rosso in questo foro il tester può misurare correnti fino a 10 amper, naturalmente facendo queste misure di corrente molto elevate,la misure stessa deve essere veloce e per breve tempo in quanto quel foro da 10 A inserisce nel circuito all?interno del tester un a resistenza calibrata chiamata SHUNT che è in parallelo alla misurazione e in questo Shunt per tutto il tempo della misurazione passano magari i 10 amper del tuo circuito, se insisti arroventi lo strumento bruciandolo o speriamo bruci prima il fusibile il fusibile interno di protezione,poco tempo significa qualche secondo non qualche minuto.
Il tuo tester è nato sicuramente per misurare la corrente amper nella sola corrente continua, non misura correnti amper in corrente alternata, per fare queste misurazioni si usano altri strumenti specifici chiamati amperometri o anche pinze amperometriche che in molti tester sono fissate al tester tesso,con sette Euro ho comprato anche un tester cinese con la pinza amperometrica che fa parte del tester stesso, con questa misuri quello che vuoi ,in alternata soltanto perché è una sorta di trasformatore anomalo,e puoi fare misurazioni soltanto in corrente alternata e non in corrente continua, la pinza amperometrica sfrutta il principiò inuttivo magnetico del trasformatore,partendo dal primario che è il tuo cavo da misurare come fosse una sola spira che irradia il magnetismo bassissimo di valore e viene indotto nella pinza dove passa dentro, poi all?interno del tester c?è un trasformatore che amplifica quella tensione bassissima di una sola spira in un valore grande che è segnato nel quadrante del tester tarato in amper.
Vi chiederete del perché il tester che nella tensione misura sia la continua che l?alternata, nella misurazione della corrente amper non esegue la misurazione in corrente alternata, non ci avevo mai pensato dando la cosa per scontata , ma ora mentre scrivo ho pensato che forse c?è una ragione e che sia l?unica ragione sul perché non hanno contemplato la misurazione degli amper in un circuito in corrente alternata, mi sono dato questa semplice spiegazione:
Poco fa vi ho scritto che se tu misuri correnti di un valore superiore a qualche centinaio di milliamper,ricordo 200 milliamper è una misura un/quinto di amper, il tester si surriscalda e brucia in poco tempo, ora mentre nei circuiti elettronici circolano correnti basse, e sono in corrente continua, i 10 A lo danno per eccezione e tempo brevissimo, se andiamo nei circuiti a corrente alternata gli amper sono all?ordine del giorno nelle misurazioni e i milliamper neppure vengono considerati, ecco che un tester che misurasse amper in corrente alternata sarebbe destinato a durare poco, questa è soltanto una mia spiegazione, non so se sia la vera o no,ma sta di fatto che amper in alternata nel tester non esiste se non usando la pinza amperometrica che alcuni tester hanno.
Ho scritto tanto ma non vi ho ancora detto con quale procedimento si esegue la misura degli amper in un circuito usando il tester.
Ricordate che per misurare la tensione in un circuito elettrico si posizionano i puntali sulle due fasi del circuito? Praticamente è una misurazione fatta in parallelo al circuito, ebbene per misurare la corrente in amper , al contrario della misurazione della tensione, la misurazione della corrente va fatta con il tester in serie al circuito da analizzare, ovvero devi interrompere il tuo circuito in un punto dove vuoi controllare e in questo modo il circuito è interrotto aperto e non funziona più non passando corrente, posizionerai i due puntali del tester regolato su amper per ristabilire la chiusura del circuito che hai aperto tu in precedenza, tutta la corrente del circuito attraversa il tester e leggi il valore esatto in amper nel quadrante dello strumento,in base al valore letto regoli il range misurazione con il selettore rotante, se chiudendo il circuito con i puntali del tester sbagli polarità appare il solito segno - meno nel tester e tu inverti i puntali, comunque il valore letto nei due casi è veritiero,nel dubbio della corrente da misurare si posiziona il selettore del tester sempre nel valore più elevato e si scende fino al valore del fondo scala dello strumento che interessa a noi.

DIVERTITEVI

ECCO UNA PRIMA RETTIFICA A QUELLO CHE HO SCRITTO SOPRA

Ho scritto poco fa che il vostro tester digitale misura soltanto correnti, amper, in corrente continua, sbagliato, poco fa in laboratorio ho preso il solito digitale cinese è ho visto che nel selettore rotante era presente anche la scelta per misurare la corrente, amper, in corrente alternata.Mi sembra la scala andasse da qualche microamper,milionesimi di amper, a un massimo di 200 milliamper,millesimi di amper, perciò quello che avevo scritto prima non era la realtà.
Praticamente non capita mai nei circuiti in corrente alternata di dover misurare correnti di microamper, ma il tester lo fa. Non si finisce mai di impararne di nuove.


VecchiFlipper forum © 2010