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Discussione: Le guide di Giuliano Lodola: il bumper EM

 
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Permlink Risposte: 10 - Pagine: 1 - Ultimo Messaggio: 4-apr-2009 10.42 di webmaster
webmaster


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Le guide di Giuliano Lodola: il bumper EM
Postato: 2-apr-2009 22.25
      • Nota del moderatore: ormai Giuliano non  ha bisogno di presentazioni. Beccatevi questa eccellente descrizione dei bumper,
               io non posso che essere d'accordo con quanto afferma in fondo alla descrizione :-)

        FUNZIONAMENTO E CIRCUITO ELETTRICO  DEL    BUMPER

        IL FUNZIONAMENTO DEI BUMPER è IDENTICO SIA PER IL FLIPPER GOTTLIEB CHE PER QUELLO WILLIAMS

        Ho letto più di volte nel sito che qualche amatore collezionista, avendo problemi con un BUMPER del flipper chiedeva spiegazione sul funzionamento dello stesso,cercando di farsi spiegare da cosa dipendesse un qualche difetto che riscontrava giocando, dalle spiegazioni e consigli datigli da altri appassionati  ho capito che questo semplice circuito forse non è chiaro proprio a tutti, lo scrivo solo per  i  principianti perché gli altri lo conoscono sicuramente a memoria.. Ripeto la spiegazione è valida sia per la Gottlieb che per la Williams.

        Il bumper è  uno di quei "funghi" nel  piano flipper  che respingono la pallina quando colpiti, più forte  è colpito più forte verrà respinta la pallina trovandosi più internamente all'anello respingente, il bumper è attivo in tutti i 360°  , perciò in tutte le direzioni.
        E'  composto nella parte superiore, che si vede nel piano gioco ,da un corpo di plastica fatto appunto a fungo in cui scorre un anello respingente con due alberini terminanti con  filettatura da fissare alla parte attiva sotto il piano che a mezzo di una bobina provvede a scattare e respingere la pallina. Il corpo di plastica superiore è in più pezzi . Il corpo vero e proprio,una basetta in cui c'è una molla e un piattino con uno stelo lungo e sottile che provvede a chiudere il contatto quando schiacciato lateralmente. Il corpo principale , l'anello con due perni, lo scodellino con gambo,l a molla che tiene lo scodellino a riposo centrato e la basetta, sono assemblati tra loro e formano un unico pezzo, smontabile in caso di riparazione, che viene avvitato al piano flipper con due viti a legno a testa conica,all'interno un portalampada con lampadina ,il tutto chiuso da un suo tappo incastrato o a vite secondo il modello e l'età del flipper, il principio è il medesimo per gottlieb e Williams, cambiava solo al forma.

        La parte attiva sotto al piano di gioco è composta da una staffa metallica con tre zampe forate da avvitare al piano di legno,questa staffa tiene la bobina che eccitata respinge la palla attraendo con un pistoncino l'anello sopra il piano fissato a mezzo di due staffette,una di acciaio e altra di bakelite,dopo ne parliamo.
        La staffa bumper quando è completa della sua bobina è un unico pezzo composto dalla staffa a tre zampe con la bobina trattenuta da una staffetta a  U  avvitata alla staffa a tre zampe,all'interno della U della staffetta che tiene ferma la bobina vi sono le due staffette,acciaio e bakelite, che saranno avvitate ai due gambi dell'anello bumper con due dadi autobloccanti, quelli con l'anellino di nylon in un lato, all'interno della bobina  vi è un pistoncino di ferro alla cui estremità c'è una scanalatura  in cui vanno inserite le due staffette,metallica e bakelite, le due staffette hanno un taglio parziale a metà che si inserisce nel pistoncino di ferro,si monta quella di ferro e verso la bobina quella di bachelite,vengono messe in modo che i due tagli siano opposti e formino un foro in cui è preso il pistoncino nella sua scanalatura,dentro la staffetta a U che tiene la bobina  vi è la molla richiamo bumper che è infilata nel pistoncino e appoggia tra la bobina e le due staffette ferro/bakelite , praticamente quando la staffa a tre zampe è montata ci sono le due staffette dove verrà avvitato l'anello respingente che fanno un movimento lineare di un paio di centimetri attraendo l'anello respingente.

        Sotto il piano di gioco è presente una staffetta metallica a cui sono avvitate due coppie di lamelle,la prima verso il piano di legno è un contatto aperto con la lamella lunga che termina a bicchierino che lavora nel gambo del piattino sottobumper che è nella parte superiore al piano di gioco,premendo un lato di questo piattino si chiude il contatto di cui stiamo parlando che provvede a eccitare un relè di cui parliamo dopo. La seconda coppia di lamelle,che dista un paio di centimetri dalle prime, è una coppia chiusa, la lamella lunga di questa coppia viene aperta a completa attrazione del pistoncino bumper dalla  staffetta di bakelite di cui abbiamo parlato prima,ed è di bakelite perché la stessa viene a contatto con la lamella di cui parlo che comanda e stacca l'autoeccitazione del relè bumper che è stato eccitato dalla lamella comandata dallo scodellino del bumper,la staffetta di bakelite evita eventuali corti circuiti tra lamelle bumper e portalampada bumper e altre correnti presenti nei piccoli spazi ristretti sotto il bumper. Lo scodellino sottobumper deve essere ben centrato nel bicchierino della lamella che fa scattare il bumper per evitare che si incanti da una parte facendo bruciare le bobine dei bumper comandate.

        Vediamo ora il circuito elettrico interessato quando viene azionato uno o più bumper. Nel piano flipper possono esserci bumper comandati singolarmente oppure in coppia, solitamente se nel piano sono presenti quattro bumper messi a quadrato, gli stessi agiscono in coppia incrociati, se ecciti un bumper scatta anche quello nella sua diagonale,lo stesso per gli altri due. Parliamo prima del bumper singolo e poi parliamo della coppia.
        Quando la pallina urta un bumper schiaccia l'orlo dello scodellino mobile sotto bumper che chiude il contatto aperto con la lamella a bicchierino, questo contatto eccita un relè del bumper che provvede a fare più cose, guardiamole dettagliatamente. Il relè bumper ha più coppie di lamelle aperte:
        Una coppia serve a tenere eccitato il relè quando comandato, fino a che il bumper attratto noni apra la lamella chiusa  che verrà aperta dalla staffetta di bakelite a completa attrazione del pistoncino bumper, se questo contatto non si aprisse il relè bumper resterebbe sempre eccitato bruciando tutte le bobine comandate dal relè stesso.
        Altra coppia aperta comanda la bobina del bumper
        Altra coppia aperta provvede a eccitare il relè punti sulla testata
        Eventuali altre coppie possono esserci se il bumper dovesse comandare altri dispositivi tipo contatori cambio luci  e punteggi.

        Indipendentemente che il bumper sia singolo o comandato in coppia il principio di funzionamento è lo stesso sopra descritto,faccio questa precisazione perché ho letto nel sito che cercavano una spiegazione a una lamella contatto chiuso singola,praticamente spezzata e mancava l'autoeccitazione al relè bumper, i partecipanti alla discussione  si chiedevano se essendo in coppia gli americani  avessero messa una sola lamella fine corsa sotto il bumper per risparmiare, no ,era una sola perché l'altra era spezzata a filo del pacco lamellare e naturalmente il bumper funzionava ugualmente con la differenza che non avendo l'autoeccitazione il relè bumper si  staccava quando l'unico dei due con l'autoeccitazione funzionante arrivava al fine corsa ma essendo la pallina nell'altro bumber senza autoeccitazione quest'ultimo si rilasciava prima di avere fatto tutta la sua corsa non dando alla palla tutta la spinta necessaria, era più veloce ad attrarsi quello dove non era presente la pallina ed era proprio l'unico con la lamella fine corsa buona , gli americani nel costruire il flipper non hanno mai risparmiato nulla, noi risparmiavamo quando li copiavamo.

        Se i bumper sono in coppia  il relè bumper è uno solo, fa tutte le funzioni di quello singolo ,ha in più solo una altra coppia di lamelle aperte che comandano anche la bobina del secondo bumper, le lamelle sotto il bumper di uno sono in parallelo alle lamelle dell'altro bumper, qualunque delle due lamelle a bicchierino venga chiusa si eccita lo stesso relè bumper e questo resta eccitato fino a che entrambi i bumper abbiano fatto la loro corsa totale aprendo le due coppie di lamelle del fine corsa,  se un bumper non scatta il relè bumper resta eccitato facendo bruciare la bobina bumper attratta e ogni altra bobina che viene comandata dal relè bumper.

        Il guasto più sovente al bumper era la rottura dell'anello respingente,questo scattava  migliaia e migliaia di volte ogni giorno, altro guasto ricorrente era lo spezzarsi a metà della piastrina metallica sotto il bumper,quella in coppia con la piastrina di bakelite, la rottura di questa piastrina non faceva più lavorare centrato il pistoncino all'interno della bobina e il bumper respingeva male ovalizzando il canotto di ottone all'interno della bobina, altro punto debole era la pasticca   del pistone bumper,quando questa si spezzava nella vite che teneva la pasticca fissata alla staffa faceva un disastro perché lavorando con la pasticca libera di rientrare nel canotto della bobina , prima o poi finiva a contrasto con il pistone bloccandolo prima del fine corsa,il relè con si staccava più e bruciavano tutte le bobine interessate a quel relè, si salvavano solo le bobine del relè  bumper e ruote, queste pur essendo a servizio alternato  resistevano più della altre che bruciavano in qualche minuto, FUMATE TRISTI ERANO, bloccavano il flipper per ore ma i noleggiatori anche senza i cellulari erano velocissimi a intervenire, qualunque riparazione non portava via più di alcuni minuti, bastava un'occhiata al flipper aperto per individuare immediatamente il guasto, quando in un bar si apriva il flipper alzando il piano di gioco tutti i ragazzi erano intorno a guardare quell'oggetto misterioso che li spennava,vinceva sempre lui, i loro sguardi si perdevano tra tutti i relè e mazzi di fili legati come salsicce, sembrava loro impossibile riuscissimo in un attimo a toccare il punto giusto riparandolo in qualche minuto, capitavano i guasti più strani e impensati , e il bello veniva quando arrivavi a riparare un flipper tenuto staccato perché non funzionava e quando tu lo accendevi funzionava bene, allora dovevi andare a naso, in base al difetto che ti dicevano i ragazzi,tutti lo dicevano diverso, dovevi capire a cosa potessero riferirsi andando a regolare tutti i circuiti e lamelle che erano interessati a quel guasto, e una delle regolazioni era quella giusta perché poi il flipper andava e non faceva più il difetto,  dovevi avere in testa ogni circuito del flipper e guardandolo ragionavi quasi a partire da una lamella e seguire mentalmente tutto il circuito interessato, il flipper è il più grande ragionamento esistito, in lui tutto aveva una logica. Credo che pochissimi sapessero leggere uno schema del flipper, in quegli schemi ho passato serate intere per passione a imparare ogni circuito ma lo potevo fare perché era la passione a spingermi a farlo,per lavoro non lo avresti  mai fatto .

        Prima ho parlato delle pasticche in cui spesso si spezzava la parte filettata  che tiene la pasticca avvitata alla staffa, ebbene  una attenzione che pochi avevano o neppure sapevano ma che salva le pasticche è quella  di fare attenzione quando monti una pasticca nuova di non stringere con forza il dado della pasticca, essendo autobloccante con la rondellina  di nylon affogata nel dado non serve stringere con forza ma va accostato quanto basta perché non giri, se lo stringi troppo crei una tensione, una forza a strappare la vite che si accentua con i colpi del pistone quando  vi batte contro spezzandola per fatica .

        HO IMPIEGATO MOLTO A SCRIVERLA TRA UNA TELEFONATA E L'ALTRA MA CREDO ANCHE VOI A LEGGERLA VI SFINIRETE.

        (testo di G.L.)
webmaster


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Le guide di Giuliano Lodola: il bumper EM
Postato: 2-apr-2009 22.29   in risposta a: webmaster in risposta a: webmaster
Eccellente, come sempre!
Una sola precisazione. Io sono sicuro che ci sono bumper che hanno una sola lamella al posto di due come stacco,
e lo testimonia il fatto che vi arriva un solo filo. Ancora non ho capito in quel caso come funziona il circuito di stacco
del rele'  bumper,  l'unica possibilita' e' che la staffetta che tocca la lamella di stacco sia conduttiva e quindi chiuda
il circuito con lo chassis del bumper, in questo caso pero' il circuito dovrebbe essere chiuso attraverso uno dei due
fili che arrivano alla lamella di eccitazione... ma sarebbe quindi un circuito che chiude invece di aprire...

Se incontro un altro flipper con questa configurazione documento con delle foto, a  memoria non riesco a ricordare
su quale modello l'ho visto.

R.

Risposta di Giuliano:

Credo al filo singolo ci sia una spiegazione e provo a darla anche se per avere la certezza di quello che dico dovrei guardare una squadretta con il pacco lamelle sottobumper, la guarderà per me il nostro BABBO per verificare il circuito elettrico del bumper dove c'è un solo filo alle lamelle e magari gli fa una foto ravvicinata di fianco e potrò ancora una volta vederla, pensate non conosco nessuno che possiede un flipper in casa . Io ho aperto l'ultimo flipper forse 25 anni fa' ,  tutto quello che leggete e da me scritto sono solo ricordi chiusi nella mia mente , scusatemi perciò se molte cose non sono esatte e proprio per questo chiedo sempre al BABBO di controllare quello che scrivo per commettere errori che trasmetterei a chi legge, anzi, mi farebbe piacere che il lettore discutesse le cose inesatte che scrivo, è così che ci si migliora ,discutendo, e Riccardo ha creato questo sito proprio per avviare la discussione  NON POLEMICA MA COSTRUTTIVA.

Riguardo al circuito del bumper, per avere la certezza che il pistone bumper faccia sempre e interamente la sua corsa è necessario che il relè bumper abbia l'autoeccitazione delle lamelle chiuse sottobumper, se il bumper è singolo avrà una sola coppia di lamelle chiuse da aprire ma se i bumper sono in coppia le lamelle chiuse da aprire saranno sempre tassativamente due , una coppia chiusa per ciascun bumper , i due contatti chiusi sono in parallelo tra loro e solo l'avvenuta apertura di entrambi stacca il relè che comanda i due bumper.

Cercherò di ricordare , non come deve funzionare il circuito del bumper , ne abbiamo parlato molto e tutti lo sappiamo , ma  di ricordare a distanza di 25  anni come è impacchettato il gruppetto delle lamelle del bumper perché è proprio nel suo impacchettamento meccanico che sta il segreto del filo singolo alla coppia di lamelle stacco eccitazione a fine corsa bumper che, come ripeto, deve esserci per forza altrimenti non potrebbe funzionare correttamente la respinta della pallina con la potenza dovuta.

Quello che scriverò ora potrebbe essere  alla lettera per  la Williams o  per la Gottlieb ,non ricordo, ma in definitiva le differenze tra i due pacchi lamella montati sulla squadretta  , che si comporta nello stesso modo nelle due marche,la differenza potrebbe essere solo nel modo di impacchettare questo pacco strano di quattro lamelle con tre soli fili .

Ripeto ancora che potrei , nei ricordi, mescolare particolari Williams e Gottlieb per  fattezza meccanica , perciò prendete solo il principio di funzionamento di quello che scrivo,

Credo di ricordare che una delle quattro lamelle sotto il bumper , montate avvitate alla squadretta  metallica ,  ed esattamente la prima con il bicchierino dove lavora il disco sottobumper che con il gambo lungo fa il contatto quando la pallina urta il bumper , abbia i due fori viti della misura della vite  e non della misura del tubetto di plastica  che impacchetta poi le altre lamelle tenendole assieme, mentre le altre tre lamelle sono poi impacchettate con la solita tecnica - distanziatori/lamella/ distanziatori /due tubetti più grandi  di spessore /distanziatori / lamella/ distanziatore/ lamella  e qui mi soffermo , dovrebbe ora esserci un distanziatore ma non di bakelite ma di metallo tipo zinco perché lo ricordo bianco , questo ultimo distanziatore metallico non isola la lamella ultima chiusa ma ne fa parte integrale essendovi a contatto diretto .

Ricapitolando abbiamo la squadretta metallica dove andrà  avvitato  il pacco lamellare bumper, una lamella libera a bicchierino con i fori misura della vite  , e un pacco lamellare assemblato in cui è presente la lamella che quando montato lavora in coppia con quella libera con lo scodellino  e in fondo la coppia chiusa dello stacco bumper, la lamella chiusa ultima alla estremità del pacco  è tenuta nel pacco da uno spessore non isolante come gli altri ma metallico ce fa contatto con la lamella.

Impacchettiamo ora il gruppo bumper sopra descritto,   prenderemo le due viti lunghe filettate ,vi inseriamo un piastrino metallico a due fori , che è a capo in tutti i pacchi per stringere il pacchetto, infiliamo nelle due viti il nostro pacchetto delle tre lamelle prima confezionato , mettiamo la lamella  a bicchierino con i fori come le viti, mettiamo la squadretta  nelle viti e assembliamo il tutto avvitando le due viti nella squadretta o con i due dadini , a seconda se Williams o gottlieb, abbiamo il nostro pacco sotto bumper finito, il pacco ha quattro lamelle,due aperte per l'eccitazione del relè e due chiuse per lo stacco del relè , quattro lamelle ma solo tre fili.

Colleghiamo ora ,ipoteticamente , il nostro pacco di quattro lamelle al circuito bumper ma con i soli tre fili .

Se noi saldiamo il filo che porta una fase dei 24 volt alla lamella  con il bicchierino , lamella che è a contatto diretto con la squadretta metallica , la stessa corrente a 24 volt passa per mezzo delle due viti filettate che tengono il pacco lamelle anche alla lamella dello stacco chiusa ultima del pacco che essendo impacchettata con uno spessore non isolato ma metallico è a diretto contatto con la piastrina metallica finale dove sono le teste delle due viti pacco e dove vi è  la stessa fase 24 volt della prima lamella, praticamente la prima lamella e l'ultima del pacco sono unite elettricamente dalle due viti e entrambe  hanno la fase 24 volt . Saldando il filo bobina relè alla lamella aperta e un  solo filo alla coppia chiusa autoeccitazione questa ultima coppia chiusa prende la corrente dalle viti e per questo funziona con tre soli fili.

Ripeto posso avere mescolato Williams con gottlieb ma il funzionamento è quello descritto.

Mia replica:

Se ricordo bene il filo singolo non e' nella coppia chiusa ma va alla lamella di stacco che e' singola.
Cioe' ricapitolando abbiamo la coppia aperta in cima sotto al bicchierino con 2 fili e UNA SINGOLA LAMELLA per lo stacco
in basso dove normalmente ce ne sono due chiuse...

ilsognodiunavita


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Postato: 3-apr-2009 13.10   in risposta a: webmaster in risposta a: webmaster
Lamelle sotto bumper

Ho trovato, negli ultimi tempi, 27 anni fa' , con l'avvento degli elettronici , alcuni flipper elettromeccanici che avevano i bumper funzionanti a corrente continua , un ponte raddrizzatore da 25 amper ,una scatoletta in alluminio di circa 20mm x 20mmx 10mm spessore ripiena di resina nera da cui escono quattro termilali faston , provvedeva a raddrizzare la corrente di questo circuito, non ricordo se originali o rielaborati.
Questi bumper avevano una coppia di lamelle aperte per lo scatto del bumper e una coppia lamelle aperte al posto delle chiuse al fine corsa che provvedevano a dare il punteggio quando il bumper  scattava , questi bumper non avevano bisogno del relè di autoeccitazione perchè a corrente continua erano velocissimi anche senza relè, tutti indipendenti tra di loro e silenziosi nello scatto di respinta, unica accortezza dovevano avere i contatti alle lamelle non di argento  ma di tungsteno per evitare che l'arco elettrico ai contatti li saldasse , bruciando al bobina. Ricordo funzionavano bene.
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Postato: 3-apr-2009 13.45   in risposta a: webmaster in risposta a: webmaster
Io ho il Granada Williams che ha i bumper in CC.

R.
ilsognodiunavita


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Postato: 3-apr-2009 14.02   in risposta a: webmaster in risposta a: webmaster
è un elettromeccanico?
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Postato: 3-apr-2009 16.49   in risposta a: webmaster in risposta a: webmaster
Si, del 1972 mi pare. Ce li ha di fabbrica, non è una modifica (o l'avrei tolta... hehehe)
ilsognodiunavita


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Postato: 3-apr-2009 19.16   in risposta a: webmaster in risposta a: webmaster
Non ho mai capito perchè non hanno continuato a farli in cc o ad averli fatti prima, era più semplice ed economico in fase di costruzione ma sicuramente ci saranno problemi che si conoscono solo con l'esperienza di chi ne ha fatti migliaia e migliaia e gli americani avevano capacità ed esperienza. Non ricordando i modelli ho pensato i primi fossero nati con gli elettronici invece no. Con i bumper in cc al tempo degli elettronici ne ho fatto molti modelli anch'io e devo dire che non mi hanno mai dato problemi in più degli altri
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Postato: 3-apr-2009 21.12   in risposta a: webmaster in risposta a: webmaster
Credo che ai tempi un ponte raddrizzatore costasse ancora abbastanza, adesso te li tirano dietro....
ilsognodiunavita


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Postato: 3-apr-2009 21.19   in risposta a: webmaster in risposta a: webmaster
ricordo quando li compravo un ponte 25 amper 250 volt si pagava 500 lire,ma era acquistato assieme a milioni di altri componenti
ilsognodiunavita


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Postato: 3-apr-2009 22.21   in risposta a: webmaster in risposta a: webmaster
giusto trovare solo la lamella corta della coppia chiusa di stacco, il terzo filo è saldato alla lamella corta che ancora è presente , quella lunga che è aperta dalla staffetta di bakelite del bumper è quella che si spezza e manca, la lamella rotta che manca non ha il filo saldato perchè è quella che prende corrente non da un filo ma dalle viti.
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Postato: 4-apr-2009 10.42   in risposta a: webmaster in risposta a: webmaster
esattamente... mistero risolto, grazie ancora :-)


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