Avrei una domanda elettrotecnica sulle luci.
Le luci sono in parallelo e se si brucia una non pregiudica il funzionamento delle altre. Se però un portalampade va in corto si brucia il fusibile e quindi non si riesce a capire quale sia in corto.
più lampadine collegate in parallelo e una si brucia, tutte le altre continuano a funzionare restando accese
se invece ci più lampade in parallelo e uno di questi portalampade andasse in corto, ma da soli non ci vanno in corto se non ci vai intorno, se uno andasse in corto brucerebbe il fusibile spegnendo tutto e a quel punto devi dissaldare i fili uno alla volta e senza lampadina misurare la continuità con il tester fino atrovare quello in corto, per questo dicevo di girare il tubo da accese in modo fai il corto brucia il fusibile ma sai quale portalampade è in corto.
Perché però bisogna poi dissaldarle tutte? Per controllarla separatamente una per una?
esatto, stacchi il filo togli la lampada e provi la continuità del portalampada.
Quindi si dissalda la prima e si prova, se funziona si rimanda, si dissalda la seconda e si prova, e così via?
si
Quando il porta lampade va in corto bisogna proprio sostituirlo oppure c è modo di recuperarlo?
va buttato. Ma ripeto da solo non ci va mai, al massimo non fa contatto il tubo con la squadretta di fissaggio e la piumina dove si salda il filo.
Noi mettevamo nei flipper tutti i portampade nuovi ma all'inizio quando i flipper erano rifatti ma non ex novo e c'erano portalampada che non facevano la luce bene neppure girando un poco il tubetto usavamo altro metodo.
Tagliavo il perno a molla interno che va a toccare la lampadina
con un torchietto da calzolai per ricetti stringevo il pacco tubo-squadretta-piumina e poi mettevo un nuovo rivetto ottoine della fisuta lunghezza non la sua vecchia molla
in questo caso il portalampada risultava privo di falsi contatti
ma questo poi è stato abbandonato perchè si trovavano i portalampada molto ben fatti a 20 lire cadauno e si faceva prima e lavoro ben fatto.
i portalampada li fabbricava Sergio Bacchilega a Imola, uno dei più seri fabbricanti di ricambi, faceva pochi pezzi ma bene